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ACCESSIBILITÀ NEGATA
ACCESSIBILITÀ NEGATA
Parco Archeologico di Paestum-Velia off limits per i disabili: due giovani scrivono al ministro Sangiuliano
Alfonso Stile
16 agosto 2024 11:43
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CAPACCIO PAESTUM. C’era una volta l’accessibilità al Parco Archeologico di Paestum-Velia. Numerosi i disservizi segnalati nel corso dell’estate tra problematiche nell’assistenza ai portatori di handicap e azzeramento di numerose iniziative che, fino a qualche anno fa, rappresentavano un fiore all’occhiello per l’ente. L’ultima diffida alla direzione, inoltrata via pec anche al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è a firma di Christian Durso, 33enne di Agropoli affetto da disabilità motoria molto attivo nella difesa dei diritti dei disabili, il cui video-sfogo postato sui social ha fatto il giro del web. Il giorno di ferragosto, infatti, prima di recarsi a Velia, suo fratello ha chiamato la biglietteria informando della visita di Christian, su sedia a rotelle elettrica, insieme alla sua fidanzata, anche lei con ridotta mobilità. Il personale, però, ha replicato che “per la zona bassa si poteva visitare l’area solo in parte, mentre per accedere alla zona alta bisognava avvisare un custode, anche per usufruire della sedia motorizzata per disabili in dotazione del parco”. 

“Dopo aver parzialmente visitato la parte bassa, ci siamo recati con la nostra vettura personale all’area archeologica in alto - si legge nella pec di Christian - dove abbiamo chiesto di utilizzare la sedia motorizzata in dotazione al parco per favorire l’accesso e la visita alla mia fidanzata. Il personale, oltre a chiederci se la persona con mobilità ridotta fosse in grado di utilizzare lo sterzo che ha la carrozzina, riferiva che avremmo dovuto prima firmare una liberatoria, nella quale il parco declinava una serie di responsabilità, e poi usare un casco di nostra proprietà per proteggere la testa, perché la carrozzina in dotazione del parco non poteva essere utilizzata senza”.

“Questa richiesta è inaccettabile - aggiunge il giovane cilentano - perché dovrebbe essere lo stesso parco a fornire idoneo casco, non chiederlo a chi visita il sito! Tra l’altro, del casco non vi è alcun accenno sul sito internet né mio fratello è stato informato quando ha chiamato. Inoltre, documentarsi sulle condizioni personali della persona con disabilità, oltre a mostrare insensibilità, è un’ammissione implicita che il Parco non può garantire l’accessibilità a tutte le persone affette da vari tipi di disabilità”. 

Non è la prima volta che Durso denuncia disservizi: “Già lo scorso anno, a maggio, avevo segnalato gravi criticità di accessibilità al parco archeologico di Velia, dove non c’era né il percorso sterrato che porta alla Torre e al museo sulla parte alta, né la carrozzina 4x4 che adesso dovrebbe essere fornita alle persone con disabilità, ma solo a quelle che la riescono ad utilizzare… Successivamente, in occasione della visita del Ministro Sangiuliano, forse la direzione voluto mettere ‘una pezza’ alle difficoltà da me segnalate in precedenza, adottando i provvedimenti descritti, che alla luce dei fatti sono inidonei e discutibili”.

“La persona con difficoltà motorie, vistasi rifiutato l’utilizzo della carrozzina, per visitare il sito è stata costretta ad essere accompagnata dai miei familiari sotto braccio, per un sentiero sterrato e sconnesso con vari avvallamenti per raggiungere il museo all'altezza della torre di Velia, stancandosi notevolmente (nella foto). Pertanto, si diffida il Parco Archeologico di Paestum-Velia a perseguire, in futuro, la condotta sopra descritta e si chiede un’immediata accessibilità sicura e senza discriminazioni” conclude Durso nella sua durissima segnalazione.



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