CILENTO. Ancora un prestigioso riconoscimento per Marco Del Sorbo, esperto di marketing e social media campano molto apprezzato, negli anni, per i suoi progetti digitali innovativi, tra cui: digitalizzazione del patrimonio culturale, monumenti digitali e la pubblicazione del libro ‘Vivere Comunicando’ con prefazione di Barbara Alberti. Originario di Agropoli, 27 anni, Del Sorbo (nella foto) è stato citato su numerose riviste di settore, media e blog: di recente, ha ottenuto una menzione speciale tra i 10 migliori esperti social, in italia, insieme a Roberto Buzzatti, storico social media manager del Gruppo Billionaire di Flavio Briatore. Il digital strategist cilentano è stato più volte invitato a relazione, in prestigiosi corsi di laurea di varie università, per aiutare ed incentivare i giovani, attraverso la propria esperienza, ad utilizzare in maniera produttiva e innovativa i nuovi canali media, con un occhio di riguardo alla promozione turistica territoriale.
“Il mio lavoro è in continua evoluzione, sono orgoglioso di ciò che siamo riusciti a fare con la pubblica amministrazione e con le aziende che hanno deciso di investire in marketing e social, ma non ci fermiamo qui, la strada è ancora lunga e in salita - dichiara Del Sorbo - tutti i miei progetti nascono con l’obiettivo di consolidare e diffondere, con forza e consapevolezza, le meravigliose realtà italiane, utilizzando i social media, strumento più forte ed evoluto, a nostra disposizione, in questo momento”.
“In relazione a qualche anno fa, la consapevolezza e gli investimenti nella sfera marketing, comunicazione e digitale, da parte di PA e privati, è notevolmente aumentata - aggiunge - noto professionisti sempre più preparati e formati, uno degli obiettivi che volevo raggiungere con il mio libro ‘Vivere Comunicando’, oggi citato in numerose tesi di laurea da tanti ragazzi in vari atenei. Quando si riesce a comunicare una visione, un concetto, trovando persone che li condividono, vuol dire che si sta facendo bene: i passi più importanti sono il confronto e la sinergia, non conta attribuirsi la paternità di nulla, è fondamentale invece avere un obiettivo comune - conclude - il mio è sempre stato quello di costruire una rete dinamica ed inclusiva di professionisti del digitale, accomunati dalla stessa passione e spronati dalla voglia di lavorare alla costruzione di progetti innovativi per comunicare, con forza, che l’Italia c’è ed è un paese proiettato nel futuro grazie alle nuove generazioni”.