Politica
NOTA DEL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE
NOTA DEL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE
Albanella, numerose località senz'acqua. Cammarano: "Vi ricordo di chi è la colpa"
Comunicato Stampa
22 agosto 2024 08:23
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ALBANELLA. Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dal consigliere comunale di opposizione di Albanella, Maria Teresa Cammarano (nella foto), relativa al guasto di natura elettrica agli impianti di sollevamento in località Cerrina, che ha causato disservizi alla fornitura idrica nelle zone del Capoluogo, Tempa delle Guardie, Forestelle, VIa Londri, Santoianni, Sigliaturi, zona rurale di Via Piscicolo, S. Tecchia, Bosco I, Santa Croce, Palata, Piano del Carpine e Bosco Camerine, innescando anche la chiusura pomeridiana degli uffici del municipio con apposita ordinanza sindacale.

"Siamo alle solite, per questo motivo è doveroso ricordare e precisare, ai cittadini, alcune cose che appartengono ed apparterranno alla storia di Albanella: il problema dell’acqua l’ha creato l’Amministrazione Josca. È veramente vergognoso quello che succede oggi, nel nostro comune, in merito alla mancata erogazione dell’acqua potabile, dovuto ad un guasto alle pompe in località Cerrina.

Ricordo a tutti che, tra il 2013 e 2014, fu fatto finanziare ed indetta la gara d’appalto di un progetto pari ad 8 milioni di euro, per il primo lotto dei lavori di potenziamento ed adeguamento della rete idrica comunale, con fondi a valere sul POR-FESR 2007/2013 nell’ambito dell’accelerazione della spesa, che avrebbe dovuto risolvere i problemi ad una vecchia e fatiscente rete idrica comunale, compresa la costruzione ex novo dell’impianto di sollevamento di Cerrina con una pompa principale ed una ausiliaria, in caso di rottura della prima, ed impianti fotovoltaici per contenere le spese di energia elettrica.

Ma, purtroppo, l’attuale sindaco Josca, nel 2018, propose una variante al progetto sostenendo, nero su bianco, che “le opere previste al serbatoio di Cappasanta, pompe di sollevamento di Cerrina, al serbatoio basso del Capoluogo, dell’allaccio previsto a Tana di Volpe, appaiono non indispensabili al fine di una corretta e regolare esecuzione”” ovvero che “l’ampliamento delle vasche del serbatoio centrale a Tana di Volpe risulta superfluo”, preferendo con quei soldi asfaltare un po’ di strade comunali. Di questa, come altre decisioni scellerate, ne paghiamo le conseguenze oggi e sarà così, purtroppo, anche per il futuro.

Il sindaco Enzo Bagini, compresa la problematica causata da Josca sulla rete idrica, denunciò il tutto agli organi competenti e, forse, anche per questo motivo venne sfiduciato. Ma il danno purtroppo è fatto, aspettiamo fiduciosi di avere almeno giustizia... i reati ipotizzati dalla magistratura sono inadempimento nei contratti di pubbliche forniture e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, e Bagini sarà chiamato in aula a deporre, auspichiamo dunque che sia fatta luce sulla vicenda nel rispetto della presunzione d'innocenza".



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