CAMPANIA. Situazione preoccupante nelle carceri campane: il sovraffollamento e il personale ridotto della polizia penitenziaria non riescono più a garantire i livelli minimi di sicurezza. L’ultimo, di una serie di episodi che hanno visto protagonisti i detenuti di atti di intimidazione e scontro con gli agenti, si è registrato nelle scorse ore nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Un detenuto, trasferito dal carcere di Avellino, si è rifiutato di farsi immatricolare, minacciando di ingerire alcune lamette che aveva in bocca. Un altro detenuto straniero, invece, ha lanciato olio bollente contro altri detenuti, scatenando una colluttazione con gli agenti in servizio intervenuti per bloccarlo. A denunciare i due episodi è stata Tiziana Guacci, segretaria regionale del Sappe, mentre il segretario generale Donato Capece ha espresso solidarietà al personale coinvolto, sottolineando che "la situazione nel carcere di Ariano Irpino e nelle altre carceri campane è allarmante. Da segnalare anche un tentativo di evasione di una detenuta cubana svento dal carcere di Secondigliano sventato dagli agenti della polizia penitenziaria che sono riusciti a bloccare la donna in extremis. Situazione critica anche nel carcere di Vallo della Lucania, nel salernitano, per il sovraffollamento della struttura penitenziaria. L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), sezione di Vallo della Lucania, ha sottolineato la necessità di interventi urgenti da parte delle Autorità competenti. In risposta a questa emergenza, l’AIGA Vallo della Lucania fa appello alle Istituzioni locali e nazionali affinché prendano seriamente in considerazione la situazione e agiscano con misure concrete. CAMPANIA. Situazione preoccupante nelle carceri campane: il sovraffollamento e il personale ridotto della polizia penitenziaria non riescono più a garantire i livelli minimi di sicurezza. L’ultimo, di una serie di episodi che hanno visto protagonisti i detenuti di atti di intimidazione e scontro con gli agenti, si è registrato nelle scorse ore nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Un detenuto, trasferito dal carcere di Avellino, si è rifiutato di farsi immatricolare, minacciando di ingerire alcune lamette che aveva in bocca. Un altro detenuto straniero, invece, ha lanciato olio bollente contro altri detenuti, scatenando una colluttazione con gli agenti in servizio intervenuti per bloccarlo. A denunciare i due episodi è stata Tiziana Guacci, segretaria regionale del Sappe, mentre il segretario generale Donato Capece ha espresso solidarietà al personale coinvolto, sottolineando che "la situazione nel carcere di Ariano Irpino e nelle altre carceri campane è allarmante. Da segnalare anche un tentativo di evasione di una detenuta cubana sventato dal carcere di Secondigliano sventato dagli agenti della polizia penitenziaria che sono riusciti a bloccare la donna in extremis. Situazione critica anche nel carcere di Vallo della Lucania, nel salernitano, per il sovraffollamento della struttura penitenziaria. L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), sezione di Vallo della Lucania, ha sottolineato la necessità di interventi urgenti da parte delle Autorità competenti. In risposta a questa emergenza, l’AIGA Vallo della Lucania fa appello alle Istituzioni locali e nazionali affinché prendano seriamente in considerazione la situazione e agiscano con misure concrete.