SALERNO. La rivoluzione targata Gianluca Petrachi è compiuta. Quando ad inizio luglio, il ds granata, parlò di bonifica ma anche di pazienza nelle operazioni da portare a compimento, si capì che il processo di completo cambio di rotta dopo la retrocessione dalla serie A era pronto a compiersi. 19 entrate, 22 uscite, non volendo contare gli accordi al 30 giugno non prolungati. La Salernitana del proprietario Danilo Iervolino cambia pelle, con la società a fornire, attraverso l'amministratore delegato Maurizio Milan una valutazione "super positiva" del mercato, sul fronte della sostenibilità del bilancio e del risanamento, parlando anche di "rosa all'altezza della situazione". Introiti di circa 32 milioni di euro, che potrebbero lievitare ancora. Nel frattempo, rosa tutta nuova, in pratica.
In difesa gli arrivi, degli svincolati esperti Ferrari e Ghiglione, di Stojanovic, Njoh, Velthuis, Ruggeri e Gentile in prestito, con l'acquisizione a titolo definitivo di Jaroszynski. In mediana gli arrivi, in prestito di Amatucci, Hrustic e Tello, con l'approdo degli svincolati Soriano e Reine-Adélaïde e le acquisizioni a titolo definitivo di Tongya e Dalmonte. In avanti altra totale rivoluzione. Arrivano a Salerno Torregrossa, da svincolato, assieme ai prestiti di Verde, Kallon, Braaf e Wlodarczyk. Le uscite, nel pacchetto arretrato, riguardano Gyomber e Pasalidis che hanno rescisso, mentre Daniliuc, Sambia, Lovato e Bradaric vanno in prestito. Cessioni definitive per Pirola e Motoc. A centrocampo l'addio di Bohinen, di Lassana a Mamadou Coulibaly, ed ancora di Iannoni e Jimenez, con la risoluzione di Candreva e i prestiti di Kastanos e Iervolino, mentre è sfumata sul gong la cessione di Maggiore al Venezia. Le uscite nel reparto offensivo riguardano Tchaouna, già ceduto definitivamente alla Lazio, dove è andato, al momento in prestito anche Dia, con Petrachi a far lasciare definitivamente la maglia granata anche ad Ikwuemesi, Bonazzoli e Stewart. Risoluzione per Mikael. Ed il mercato, per le possibili cessioni all'estero, non è terminato, così come Petrachi guarda ancora agli svincolati.