Politica
LETTERA ALLA MELONI
LETTERA ALLA MELONI
Campania, caso Boccia: il ministro della Cultura Sangiuliano rassegna le dimissioni
Antonio Vuolo
06 settembre 2024 17:38
Eye
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ROMA. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Il titolare campano del Dicastero della Cultura ha comunicato, mediante una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le sue dimissioni irrevocabili. L’ex vicedirettore del Tg1 nella lettera spiega le motivazioni delle dimissioni da ministro della Cultura, ringraziando la Meloni per averlo “difeso con decisione”, respingendo anche “una prima richiesta di dimissioni”. Nonostante ciò, l’ormai ex ministro della Cultura ha ritenuto necessario fare un passo indietro “per le Istituzioni e per me stesso”.

Il politico e giornalista napoletano ricorda poi i risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo: “A partire dall'aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento). A dicembre a Milano aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avvianti grandi progetti come l'ex Albergo dei Poveri di Napoli, l'ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l'investimento per la Biennale di Venezia. Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche".

Sono consapevole, inoltre, di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. - evidenzia, ancora, nella lettera - Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare”.

Qui è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il Governo. Mai un euro del Ministero è stato speso per attività improprie. L'ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni” conclude Sangiuliano. 

Al suo posto arriva Alessandro Giuli, attuale presidente del Maxxi, il museo nazionale d’arte contemporanea di Roma.



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