SERRE. Indagini sul disastro ambientale di Persano, nel comune salernitano di Serre. A fare il punto dell’inchiesta sul rogo che, il 30 luglio scorso, ha incenerito 6mila tonnellate di rifiuti tunisini stoccate in ecoballe nel locale comprensorio militare è stato il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, nel corso di un’audizione tenutasi ieri, alla Camera dei Deputati (nella foto), su ecoreati e traffici internazionali di rifiuti in uscita verso altri Paesi.
Dopo aver precisato di aver trasmesso una dettagliata relazione alla Commissione Parlamentare sull’episodio, Borrelli ha aggiunto: “I rifiuti sono stati stoccati a Persano, tramite un’intesa tra la Regione Campania e il Ministero della Difesa, nella locale zona militare che costituisce un ampio comprensorio recintato, videosorvegliato unicamente nella porzione concernente il cancello d’ingresso, accessibile senza particolari difficoltà. Non è neanche una zona sorvegliata militarmente, ovvero non c’è una ronda che controlla i confini dell’area militare. Il sito di stoccaggio, sostanzialmente, viene dato alle fiamme, in quanto, dagli accertamenti fatti, appare un incendio doloso perché sono stati rilevati più punti di innesco”. Qui Borrelli si è interrotto, chiedendo che la seduta, trasmessa anche in diretta streaming, fosse secretata.