GELBISON, PRIMA DIFFICOLTÀ STAGIONALE PER I ROSSOBLU DOPO I DUE KO DI FILA
Per la prima volta in stagione la Gelbison si trova costretta a fare i conti con una doppia sconfitta. Già questo è un onore per una compagine allestita per salvarsi e che invece fino a due settimane fa riusciva a presentare un grafico degno di una primatista. Quattro ko, due di fila, che non scalfiscono di un grammo la stagione d’oro finora vissuta. Ovvio che con un intero girone di ritorno da giocare i rossoblu di Vallo della Lucania dovranno mostrare di poter prima rifinire l’operazione salvezza, che manca di pochi punti, e poi regalarsi tre mesi di rincorsa ad un altro obiettivo che sarebbe prestigioso: confermare l’attuale terzo posto, difendersi dagli attacchi di chi ha speso tanto a dicembre per cercare di inserirsi nel lotto delle prime cinque in classifica. La Gelbison non ha cambiato nulla, godendosi i risultati ottenuti con un gruppo fantastico ma le sfide non finiscono mai. Compito dei ragazzi di Alessandro Erra è di tornare a far vivere a tifosi ed addetti ai lavori altre giornate di gloria e festa. Da oggi si riparte, al “Morra”, perché domenica nello stadio vallese c’è da superare l’ostacolo Comprensorio Montalto, che è la diretta inseguitrice della Gelbison. Terza contro quarta, con una vittoria bomber Senè e company già sanno di poter fare il vuoto e portare a -7 i calabresi.
GELBISON, DIFESA PERFORATA SEI VOLTE IN 180 MINUTI E SICILIA AMARA PER I VALLESI
Sei gol in centottanta minuti, Ribera e Città di Messina hanno perforato Agostino Spicuzza per ben tre volte, con il portiere rossoblu che mai finora aveva dovuto raccogliere la sfera nel sacco per più di due volte. La prima, di “volta”, era stata il 25 novembre scorso, alla tredicesima apparizione, in quel di Caltanissetta, dove maturò il 2-0 inatteso della Nissa sull’allora capolista cilentana, capace fino a quel momento di limitare fortemente i danni in una difesa divenuta la migliore del girone. Sette gol subìti in undici giornate, poi l’inversione di tendenza, dopo la nuova imbattibilità perdurata per tre giornate. Il tutto è avvenuto sempre in Sicilia, dove la Gelbison ha comunque raccolto l’esaltante blitz di Noto, ed un pareggio a Palazzolo, ma ha anche ceduto nelle uniche quattro sconfitte accumulate finora. Licata, Nissa, Ribera e Città di Messina nelle vesti di killer, con la squadra di Erra che sull’isola sembra mostrare qualche problema, mai palesato fino ad adesso sulla terraferma, dove le cose vanno che è un piacere. Un momento no, insomma, per il pacchetto arretrato, con meccanismi da ridefinire, ora che anche Pascuccio è rientrato in ottime condizioni al fianco di Manzo, con Melcarne validissima alternativa.
AGROPOLI, DELLISANTI SEMBRA AVER TROVATO GLI EQUILIBRI GIUSTI
La svolta, tanto attesa, sembra essere giunta in casa Agropoli. Attenti, però, a tenere alta la guardia. L’invito giunge da Franco Dellisanti che ha avuto il modo e soprattutto il merito, dopo la sconfitta nel derby del Cilento, contro la Gelbison del 15 dicembre, di assemblare un organico quasi completamente rifatto dopo il mercato di riparazione. Settimane di lavoro più tranquille dopo il primo successo, fondamentale, sul Sambiase, con l’uscita dalla zona play-out. Una posizione migliore di classifica confermata dal secondo acuto di fila contro la Pro Cavese, in un derby che si presentava dalle mille insidie ma vinto con convinzione e con una ottima prestazione da parte di tutti i giocatori, bravi a calarsi nel nuovo “campionato” che attende i delfini. La caccia ai punti salvezza è partita con un produttivo uno-due che rende onore ad una difesa che non ha subìto gol negli scontri diretti, con Ruggeri e Parisi perfettamente integratisi nella loro opera da centrali, ad un centrocampo che ha ritrovato Formidabile, ottimo il suo esordio, che quest’anno avrà modo di trovare più spazio rispetto alla passata stagione. Manca all’appello, ancora, l’attacco, dove Mallardo non riesce a trovare con maggiore continuità la via della rete, pur facendosi apprezzare per il gran lavoro svolto. Piace anche lo schema di Dellisanti, un classico 4-4-2, che ha rilanciato giocatori come Montano, decisivo nelle ultime due esibizioni. Adesso, dopo aver ritrovato un doppio sorriso al “Guariglia” bisognerà cercare di non fermarsi nella striscia positiva. Da oggi parte la preparazione che condurrà domenica pomeriggio al “Dino Liotta”. Un ostacolo difficile, quello rappresentato dal Licata di Pippo Romano, in serie utile da cinque giornate, con l’avvento del tecnico siculo che ha cambiato letteralmente pelle ai gialloblu
AGROPOLI, L’UOMO DERBY È ANCORA UNA VOLTA IL GIOIELLINO GUIDO D’ATTILIO
L’uomo copertina del derby è Guido D’Attilio. Non è la prima volta. Basta riavvolgere il nastro e tornare al 2 settembre scorso. Nel match d’andata al “Simonetta Lamberti” fu lui a permettere al 78’ all’Agropoli di inaugurare nel migliore dei modi il giorno del ritorno in serie D dopo quindici anni d’attesa. Ed ancora, tornando indietro al marzo 2012, D’Attilio siglò il parziale vantaggio dei delfini che allora si apprestavano a festeggiare la promozione, e che fermarono la prova di aggancio del Città de La Cava di Pietropinto. Cambiano le stagioni ma al centrocampista classe 1994 di Castel San Lorenzo la maglia blufoncè continua a fare un particolare effetto. Tre gol in quattro partite contro i metelliani, e terzo sigillo in campionato, con D’Attilio che diventa il bomber, assieme a Mallardo dell’attuale Agropoli, volendo tralasciare le sei marcature dell’ex Carotenuto. Un gioiellino, Guido D’Attilio, dai gol pesanti, che è già finito sul taccuino di varie società professionistiche, alcune delle quali pronte a sferrare l’attacco nel corso dell’attuale finestra di mercato. D’Attilio, però, resterà ad Agropoli con un ruolo di protagonista mai messo in discussione nelle varie gestioni tecniche, da Ciccio Tudisco a Franco Dellisanti, passando per Salvatore Nastri. Per tutti il classe 1994 era o è da considerare punto fermo dell’undici titolare.
PRO CAVESE, IN DISCUSSIONE L’ALLENATORE MARIO PIETROPINTO
Mario Pietropinto sulla graticola. In giornata ci sarà un incontro tra la società e la squadra, che non ha risposto nel migliore dei modi dopo la campagna di rafforzamento operata dalla dirigenza nel corso del mercato. La prima apparizione del 2013 e la sconfitta di Agropoli nel derby hanno fatto sprofondare sempre più la Pro Cavese in zona play-out. In classifica, gli aquilotti sono stati anche scavalcati dal Palazzolo Acreide. La posizione del tecnico eburino è vacillante anche se in un organico lungamente ritoccato e con la necessità di dover fare i punti per uscire dalle secche della graduatoria, proprio l’esperienza di Mario Pietropinto potrebbe rappresentare il punto cardine da cui ripartire. I metelliani continuano a stentare nonostante la presenza in rosa di calciatori validi in tutti i reparti. Dai neo arrivati Esposito in difesa, Temponi e Rinaldi a centrocampo, ed Incoronato e Varriale in attacco, assieme ai confermati Manzi, Lordi e De Rosa il club si attende certamente di più. Fondamentale sarà non sbagliare il prossimo appuntamento, al “Simonetta Lamberti” quando arriverà il Ribera di Totò Brucculeri, formazione tra le più in palla del girone I.
BATTIPAGLIESE, BIANCONERI FORTI SUL CAMPO MA POCO SOSTENUTI DAI TIFOSI
La Battipagliese di Emilio Longo continua a fare faville sul campo, ma le presenze sugli spalti latitano. Appena in 200 domenica pomeriggio al “Pastena” per il match contro il Francavilla sul Sinni. Troppo pochi i supporters per una realtà che presenta tanti giovani under di Battipaglia ed una società, presieduta dai fratelli Procida, che da quando è giunta ha fornito maggiore serenità, approntando anche dei miglioramenti in una rosa che oggi guarda alla possibilità, neanche tanto remota, di agganciare la zona play-off. Il 3-1 sui lucani e il pareggio del Monopoli sul campo della Puteolana, hanno avvicinato gli spareggi-promozione da un lato, ora distanti cinque punti, e portato la Battipagliese a confermare il sesto posto, con il più sette sulla zona pericolante del girone H. Le zebrette chiedono un maggior sostegno ai tifosi, in un momento di grande continuità dei bianconeri che peraltro domenica saranno attesi dalla trasferta in casa della battistrada, l’Ischia di Sasà Campilongo che sta facendo un campionato a sé, con già otto punti di vantaggio sulle seconde, il Matera e il Gladiator. Ci vorrà un impresa per portar via qualcosa dal viaggio sull’isola, ma d’altronde la Battipagliese sa già come si fa, avendo battuto quest’anno gli ischitani, all’andata, per 3-1 al “Pastena”.