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CERIMONIA NEL VALLO DI DIANO
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Festival della Teologia, Premio 'Incontri' al parroco di Caivano Maurizio Patriciello
Comunicato Stampa
19 settembre 2024 11:28
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SANT’ARSENIO. Come ogni anno il Festival della Teologia “Incontri” che si svolge nei mesi estivi del territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni assegna il Premio Incontri a uno dei protagonisti della vita pubblica nazionale che si è particolarmente distinto sul tema dell’anno. Negli anni scorsi sono stati premiati Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita, Antonia Salzano, madre del beato Carlo Acutis, Gianluca Guida, direttore del carcere minorile di Nisida, Giuseppina De Simone, coordinatrice del Biennio di Specializzazione in Teologia Fondamentale sull’esperienza religiosa nel Mediterraneo, Michele D’Avino, ideatore della Summer School for Peace. Per questa edizione il tema è stato l’ecologia ed il Premio è stato assegnato a padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, in provincia di Napoli, da sempre impegnato nella lotta contro i clan, per la difesa dell’ambiente e della vita. La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà nel Comune di Sant’Arsenio alla presenza del Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro padre Antonio De Luca il prossimo 20 settembre alle ore 18.00 nella piazza principale del paese. Il Festival della Teologia, giunto quest’anno alla sua settima edizione, è promosso dall’Azione Cattolica in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Matteo” di Salerno e con la Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale della quale l’ISSR è diretta emanazione. Nelle sue tappe estive ha coinvolto anche le Diocesi di Vallo della Lucania, con le tre serate in piazza ad Agropoli (SA) con l’intervento di docenti della facoltà teologica (Antonio De Marco, Filomena Sacco e Roberto Piemonte), e l’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, con la mostra ScanDalì nel Comune di Caggiano (SA). Patriciello è una figura di riferimento nella lotta alla camorra, tanto da dover viaggiare da anni sotto scorta per aver denunciato pubblicamente le connivenze che hanno deturpato il territorio campano per favorire gli interessi dei clan della camorra. Il suo impegno si caratterizza anche per una strenua difesa della vita nascente nella piena fedeltà a quella cultura del creato che Papa Francesco ha posto in evidenza nella Laudato si' attorno al concetto di ecologia integrale. Proprio la capacità di farsi interprete del Vangelo vissuto nelle periferie esistenziali dalle quali si lascia costantemente coinvolgere fa di padre Maurizio Patriciello un testimone autentico di quella cultura del creato che mette al centro ogni uomo nella sua piena dignità. Come mette in evidenza la motivazione del Premio, Maurizio Patriciello è «Voce di uno che grida nel deserto: nel deserto dell'omertà, nel deserto delle coscienze sopite, nel deserto delle convenienze di parte. Ma il grido del Vangelo risuona nella vita, nelle parole e nelle opere di padre Maurizio Patriciello e ricorda a tutti che soltanto nella pienezza dell'ecologia integrale si può costruire un nuovo senso di pace, di fraternità e di amore.



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