CAPACCIO PAESTUM. Rinvio del Consiglio comunale di fine agosto a Capaccio Paestum, nel Salernitano. Dopo i chiarimenti forniti a mezzo comunicato stampa dal presidente del Consiglio comunale, Angelo Quaglia, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota diffusa dal commissario cittadino di FdI, Claudio Pignataro (nella foto).
"Rinvio su argomenti importanti e ormai scaduti da tempo: Rendiconto 2024 scadenza 30 aprile 2025; riequilibrio e assestamento scadenza 31 luglio 2025. Siamo molto preoccupati per la situazione di Capaccio Paestum, il rinvio del Consiglio comunale e la mancata approvazione, nei termini, di documenti fondamentali come il Rendiconto 2024 e il Riequilibrio sono sicuramente fonte d'incertezza per la città. Il rinvio di decisioni cruciali può avere un impatto significativo sulla gestione del Comune e sui servizi offerti ai cittadini. La mancanza di un rendiconto approvato può bloccare la programmazione e l'avvio di nuovi progetti, oltre a mettere a rischio la stabilità finanziaria dell'ente. Il ritardo e la mancata approvazione del rendiconto determina una serie di conseguenze, solo per ricordarne alcune: divieto di indebitamento, sospensione pagamenti del ministero interno, ente considerato strutturalmente deficitario, impossibilità di applicazione avanzo di amministrazione, divieto di assumere personale, e ancora...
Purtroppo tutto ciò, tale comportamento aggrava ancora di più la situazione già compromessa della città dei Templi. In questo periodo bisognava già pensare di deliberare sul DUP 2026 e prepararsi al bilancio consolidato, invece ancora non conosciamo la situazione dei conti al 31 dicembre 2024. La mancata approvazione del rendiconto 2024 e la mancata approvazione del riequilibrio, nei termini previsti, determina una reiterata violazione e potrebbe comportare lo scioglimento dell'organo consiliare in quanto sintomo di un venir meno del rapporto fiduciario tra amministratori e cittadini.
Le motivazioni di questi ritardi e rinvii possono essere molteplici: difficoltà politiche, la maggioranza potrebbe non avere i numeri sufficienti per approvare i provvedimenti, il che può indicare tensioni interne o una debolezza della giunta; problemi tecnici, potrebbero esserci delle complessità nella redazione dei documenti e che la giunta non conosce bene le problematiche; mancanza di accordo, potrebbe non esserci un consenso tra i gruppi politici sulle priorità o sulle strategie da adottare. Qualunque sia la ragione, la situazione evidenzia una fase di instabilità che, come sottolineato, impedisce di guardare al futuro della città con la necessaria chiarezza".