SALERNO. Presunti appalti pilotati in Provincia di Salerno. Dopo 13 mesi di indagini, il pm Alessandro Di Vico della Procura della Repubblica di Salerno ha formulato richiesta di archiviazione, al gip del Tribunale del capoluogo, per tutti i reati contestati e per tutti gli indagati, ovvero: il consigliere regionale Luca Cascone, l’ex sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia, Franco Alfieri; l’ex staffista Andrea Campanile; il funzionario provinciale Michele Angelo Lizio (che lasciò l’incarico di Rup); i funzionari comunali Federica Turi (che rassegnò le dimissioni) e Giovanni Vito Bello; l’imprenditore cilentano Nicola Aulisio, titolare della nota impresa locale e nazionale Co.Ge.A. Impesit Srl nonché vicepresidente Ance Regione Campania.

I 7 indagati, per i quali finisce un incubo durato oltre un anno, erano accusati di associazione per delinquere, finalizzata alla contaminazione di procedure ad evidenza pubblica per gli appalti relativi alla Fondovalle Calore, Aversana e il sottopasso di Paestum. Ipotesi di reato che non hanno dunque trovato alcun riscontro o fondamento.

Queste le parole dell'imprenditore cilentano Nicola Aulisio, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione: "Ho appreso che la Procura ha proposto richiesta di archiviazione al gip. Ho sempre avuto la certezza in questo esito e fiducia nella magistratura, non sono sorpreso da quanto disposto dalla Procura. Resta un forte rammarico per tutto quello che ha dovuto subire la mia famiglia, mia moglie, i miei figli, mia madre, i miei fratelli... che, ingiustamente, hanno dovuto accollarsi una sofferenza soprattutto dovuta a tutte quelle persone che, in disprezzo di ogni corretto ed umano comportamento, hanno agito con modalità aggressive come se un avviso di garanzia, che ricordo la parola stessa lo pone quale "garanzia a tutela dell'indagato", rappresentasse già una condanna definitiva emessa al terzo grado di giudizio. È a queste persone che rivolgo il mio appello nel perpetrare un comportamento sempre inaccettabile nel disprezzo più totale delle sofferenze altrui, senza minimamente avere il dubbio, come Costituzione recita, che vige la presunzione d'innocenza. Concludo abbracciando tutta la mia famiglia, i miei amici, i miei collaboratori e tutti coloro che hanno sempre creduto in me e nei valori della mia azienda".

Questo, invece, il commento social di Luca Cascone: “Il mio avvocato mi ha comunicato che gli inquirenti hanno depositato la richiesta di archiviazione di tutte le contestazioni che mi erano state mosse poco più di un anno fa (reati di turbativa d’asta e associazione a delinquere per le opere di Fondo Valle e Aversana). Questa richiesta arriva nel pieno di una campagna elettorale che era già iniziata in modo particolarmente difficile per le tante parole inutilmente spese da avversari e compagni di coalizione poco corretti; da questa mattina resta impegnativa, ma la sentirò sicuramente più leggera.

Non posso negarlo: sono stati mesi durissimi, sofferti, carichi di emozioni forti per me, mia moglie, le mie figlie, la mia famiglia, i miei amici e tutti quelli che mi vogliono bene; in questi giorni molte sono le domande che mi sono continuamente fatto tra le quali la più frequente: ma si può affrontare tutto questo perché si lavora costantemente per superare i problemi e realizzare le opere? Purtroppo lo sappiamo, queste vicende - soprattutto per chi è impegnato pubblicamente - consentono il consumo abusivo di ossigeno ai calunniatori che fanno dell’invidia e dell’odio la propria linfa vitale. Come ho sempre fatto ad ognuno di loro ho risposto e continuerò a rispondere, perché ‘a testa alta’ è veramente lo slogan più corretto. Non posso che ringraziare il mio legale e amico Cecchino Cacciatore per lo splendido lavoro fatto e i miei amici, ed i tanti amministratori, per il loro inesauribile sostegno. Nonostante qualcuno sperasse diversamente, noi siamo qua! Più determinati di prima! Lo ammetto sono emozionato… ma felice”.

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