CAPACCIO PAESTUM. Recapito della corrispondenza a singhiozzo in diverse contrade di Capaccio Paestum con i cittadini che continuano a lamentare notevoli ritardi nella consegna di bollette e lettere. Nonostante le Poste Italiane abbiano provveduto alla consegna della posta bloccata, è da diverso tempo, ormai, che perdurano i disagi dovuti al lento recapito della corrispondenza che, in molti casi, nei mesi scorsi è arrivata nelle case dei capaccesi con oltre 30 giorni di ritardo. A sollevare ancora una volta la problematica alla nostra Redazione gli utenti di diverse contrade, esasperati da una situazione che provoca non pochi disagi, i quali hanno contattato avvocati di fiducia per avviare una class action contro Poste Italiane. Un disservizio lamentato, lo scorso agosto, dagli abitanti delle contrade Seude, Tempa San Paolo, Feudo Vignone, Scigliati e Capodifiume, dove la posta arriva in modo discontinuo. Centinaia le lettere e bollette che non recapitate regolarmente tra posta ordinaria, prioritaria urgente ed avvisi di pagamento vari. Ed intanto, a farne le spese sono gli utenti che rischiano anche grosso, soprattutto coloro che si avvalgono dei bollettini postali per effettuare il pagamento di vari servizi. Utenti che, vedendosi recapitare le bollette oltre la prevista data di scadenza, rischiano anche possibili protesti per il mancato pagamento di titoli bancari, e si ritrovano a dover versare gli interessi di mora per il ritardo nel versamento di quanto dovuto. Una situazione che ha creato non poche proteste, anche in passato, e che ha visto le sollecitazioni avanzate da più parti alla direzione provinciale di Poste Italiane e alle filiali sul territorio, dagli sportelli ai vari centri di smistamento, affinché si giungesse ad una risoluzione definitiva della  problematica che, però, continua a perdurare. Nel mirino la presenza ridotta di portalettere in servizio al cospetto di un territorio molto esteso come quello capaccese: gli utenti che hanno sporto querela, intanto, fanno sapere che non intendono fermarsi e si accingono a proseguire per vie legali e giuridiche contro Poste Italiane.