Attualità
UDIENZA FISSATA ALL'8 APRILE PROSSIMO
UDIENZA FISSATA ALL'8 APRILE PROSSIMO
Disastro ambientale e veleni interrati, ennesimo rinvio per il processo Chernobyl
Redazione
16 dicembre 2014 13:50
Eye
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SALERNO. Ennesimo rinvio per il processo Chernobyl, di nuovo spostato, questa volta all'8 aprile prossimo, per difetti procedurali riscontrati in aula presso il Tribunale di Salerno. Il rinvio a giudizio è avvenuto per 38 persone, la cui attività, nel campo dello smaltimento dei rifiuti, è stata monitorata dal gennaio 2006 fino a giugno 2007 nel corso dell’indagine denominata Chernobyl, partita dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Dal decreto si apprende che questa “organizzazione” di persone e di imprese gestiva “una quantità di rifiuti illecitamente smaltiti stimabile in circa 980.000 tonnellate in 18 mesi, procurandosi ingiusti profitti nel periodo monitorato pari a euro 50.000.000”. Uno dei capi di imputazione è il cosiddetto “disastro ambientale”. Anche la Piana del Sele ed il Vallo di Diano sono stati interessati da smaltimento illecito di rifiuti. Cinque le aree interessate da queste attività illegali: località Ponte Barizzo nel Comune di Capaccio Paestum; località Tempa Cardone del Comune di San Pietro al Tanagro; località Buco Vecchio del Comune di Teggiano; località Sanizzi del Comune di Sant'Arsenio; località Via Larga del Comune di San Rufo. Il Codacons, nella qualità di parte civile già ammessa, rileva che “sono stati persi altri 8 mesi per il problema legato alle notifiche degli atti agli imputati e che tutto il tempo recuperato durante l’udienza preliminare è stato vanificato con il rischio che la prescrizione annulli uno dei più importanti processi per smaltimento illecito di rifiuti”.



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