CAPACCIO PAESTUM. Comune di Capaccio Paestum nel mirino di qualcuno? Esistono ‘collegamenti’ nella lunga scia di episodi e furti che, di recente, hanno riguardato amministratori e società collegate all’ente civico capaccese? I carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretti dal cap. Giulio Presutti, stanno infatti analizzando ogni singolo caso per valutare eventuali elementi di contatto: un approfondimento delle indagini che i militari dell’Arma stanno eseguendo, ora, sotto un’unica lente d’ingrandimento. Al vaglio ci sono i seguenti episodi: i furti nelle abitazioni del consigliere di minoranza Pasquale Cetta e dell’assessore Marilena Montefusco; il sabotaggio ai danni del depuratore comunale di Varolato; i furti nei depositi della Protezione Civile a Gromola, della Paistom e della Sarim (due volte nel giro di pochi giorni); il rinvenimento dei 12 vitellini legati per le zampe nei pressi dell’ex discarica di Cannito e la distruzione della lastra di marmo con la scritta “Benvenuti a Capaccio Paestum” (avvenuti lo stesso giorno, a distanza di poche ore). Ad innescare l’approfondimento delle singole indagini, alcuni particolari alquanto singolari, tra cui: il fatto che i vitellini morti erano 12, tanti quanti i consiglieri comunali di maggioranza; che la lastra distrutta sia proprio quella posta all’ingresso della città e con la scritta ‘Capaccio Paestum’, denominazione sulla quale si è tenuto un referendum popolare molto discusso; il duplice furto alla Sarim, con manomissione degli automezzi, nonostante la ditta avesse cambiato deposito; il furto alla Paistom all’indomani dell’assunzione di 90 persone da parte dell’ente civico. Casi isolati? Suggestioni fantasiose? Semplici coincidenze? Messaggi o avvertimenti ‘cifrati’? C’è la medesima mano occulta, il rancore di qualcuno o l’azione di ladri e balordi d’occasione dietro questi episodi, comunque sospetti ed inquietanti? Ad appurarlo saranno gli accertamenti dei carabinieri.