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NOTA DELLE SIGLE SINDACALI
NOTA DELLE SIGLE SINDACALI
Ospedale Agropoli, UIL-FPL chiede lumi sui costi di riattivazione di 4 posti letto
Comunicato Stampa
01 agosto 2015 12:05
Eye
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AGROPOLI. In merito al potenziamento estivo dell’ospedale di Agropoli, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota delle sigle sindacali UIL-FPL: “A seguito della pubblicazione sugli organi di stampa della riattivazione di quattro posti letto per l’emergenza urgenza nell’ex ospedale civile di Agropoli, la scrivente segreteria non può fare a meno di rimanere sconcertata ed esprimere le sue valutazioni. La prima che ci viene da fare è che la città di Agropoli non meritava, e non merita questo ulteriore affronto, considerato che ciò che si stia per porre in essere altro non sia che un surrogato dell’ospedale che aveva e che le è stato sottratto. Da tanto discendono altre due considerazioni di non poco conto. La prima è che se si è ritenuto di dover dotare la struttura dell’ex ospedale civile di quattro posti dedicati all’emergenza, è perché tale tipologia sia stata considerata strategica e fondamentale nell’offerta di salute ad un territorio che nel periodo estivo aumenti esponenzialmente la popolazione residente e quindi rimarca ancora una volta la scelleratezza della passata chiusura, che anziché rimodulare secondo canoni di efficacia ed efficienza il nosocomio, ha invece causato disagi e disservizi a tutto il territorio dell’alto Cilento. La seconda considerazione che ci viene da fare è che la chiusura dell’ospedale civile fu determinata a causa degli eccessivi costi di gestione dello stesso, come se ora, con l’organizzazione che si è andata definendo, tutto avvenisse a costo zero e non attingesse a risorse ancora da definire e che certamente non saranno irrilevanti, attesa la cospicua quota di personale medico e assistenziale che si dovrà impiegare. A proposito di ciò, si chiede di voler conoscere da quale fondo saranno attinti i denari necessari a mantenere in piedi tale organizzazione, atteso che le SS.VV. non abbiano inteso fornire alle OO.SS. alcuna informativa in merito, seppure obbligatoria e dovuta. Altra fattispecie che lascia sconcertati, è il clima carbonaro in cui si sia dipanata tutta la faccenda, atteso che non tutti i lavoratori abbiano avuto la possibilità di poter accedere al fantomatico progetto che si sia andato via via costituendo, mentre sarebbe bastato dare ampia diffusione di quanto si stava preparando per non suscitare polemiche e sospetti. Ma vi è di più. La volontà di non voler mai coinvolgere le forze sociali nei processi di trasformazione che via via si prospettano, ha fatto sì che si procedesse ad immaginare un servizio, per quanto ci è dato di sapere a mezzo stampa, monco nella sua funzionalità atteso che far funzionare i quattro posti letto dal lunedì al venerdì solo nelle ore diurne e non in quelle notturne, rappresenti non solo uno spreco di denaro pubblico, ma anche un pericolo per la collettività atteso che i veri pericoli nelle zone marittime si paventino nelle ore notturne e non di giorno. Poi però, similmente a quanto avviene per la Cilentana, si provvede nei fine settimana a mantenere aperto il servizio in h 24. In definitiva si chiede di conoscere in maniera chiara e dettagliata da chi sia stato organizzato tale servizio, con quali fondi si sia dato vita a tale progetto, per quali motivi non sia stata fornita la dovuta informativa alle OO.SS., perché non sia stata data ampia diffusione al progetto stesso e quindi pari opportunità di partecipazione a tutti i lavoratori della ASL Salerno, per quale motivo non sia stato utilizzato principalmente il personale oggi operante nel PSAUT e 118 di Agropoli, in che modo si intenda organizzare il servizio in relazione ai vincoli sull’orario di lavoro oggi vigenti. Si chiede inoltre un incontro urgente per ridiscutere dalle fondamenta tale progetto in modo da garantire a tutti i lavoratori pari dignità e diritto di accesso a tale progetto. Non sono, e non saranno notizie di poco conto atteso che le stesse impattino in maniera vistosa sui conti dell’ASL Salerno e sulla vita dei lavoratori, per la qual cosa, considerato il comportamento tenuto nell’occasione da parte delle SS.LL., la scrivente segreteria attiverà senza indugio le procedure previste dall’art. 28 dell Legge 300/70 con conseguente addebito di responsabilità in sede giudiziale".



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