Attualità
CONTESTATA L'INCOMPATIBILITÀ
CONTESTATA L'INCOMPATIBILITÀ
Capaccio, nomina Spagnuolo: De Caro scrive a Procura, Anticorruzione e Ministero degli Interni
Comunicato Stampa
26 novembre 2015 14:48
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CAPACCIO. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dal capogruppo di opposizione di Capaccio, Gennaro De Caro, inerente un esposto inviato a Ministero degli Interni, Autorità Anticorruzione e Procura della Repubblica di Salerno:
“Il sottoscritto Gennaro De Caro, nella veste istituzionale di Consigliere Comunale presso il Comune di Capaccio (Sa), si pregia porre alla cortese attenzione della S.V. Ill.ma la posizione anomala in cui si trova il dott. Fabio Spagnuolo, nominato Assessore del Comune di Capaccio con decreto sindacale prot. n.34022 del 25.09.2015 (allegato).
Il dott. Fabio Spagnuolo, al momento ricoprente (a nostro avviso incompatibilmente) la carica Assessore e Vice Sindaco del Comune di Capaccio, svolge le funzioni di revisore dei Conti presso il C.F.I. Consorzio Farmaceutico Intercomunale di Salerno di cui è socio anche il Comune di Capaccio, insieme ai Comuni di Cava dei Tirreni, Eboli, Scafati e Salerno. Detto consorzio, dotato di personalità giuridica, con sede in Salerno alla Via San Leonardo, trav. Migliaro Fab. A - int. 4, è stato costituito ai sensi dell’art. 25 della legge n. 142/90 per la gestione di una serie di servizi ben individuati nell’atto costitutivo e nello statuto dell’Ente medesimo. Il Consorzio farmaceutico è riconducibile nella nozione di ente pubblico di cui all’art.1, comma 2, lett.b) del D.Lgs.n.39/2013.
A ciò è da aggiungere che il succitato dott. Spagnuolo, a decorrere dal 11.12.2012 e fino al 25.09.2015, ha ricoperto l’incarico di revisore dei conti della società in house “Paistom”, società a capitale interamente pubblico partecipata dal Comune di Capaccio .
In ragione di ciò, viene a determinarsi a carico del dott. Spagnuolo, recentemente nominato assessore (e Vice sindaco) del Comune di Capaccio una situazione di incompatibilità, per effetto di quanto dispone l’art.4, comma 1, lett. a) e b) del D.Lgs.8 aprile 2013, n.39, ai sensi del quale “1. A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall'amministrazione o ente che conferisce l'incarico, non possono essere conferiti:
a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali;
b) gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale; c) (…omissis)”.
Vieppiù che al dott. Spagnuolo, risultano essere state recapitate due diffide da parte del Sindaco in carica, rispettivamente in data 01.03.2013 e in data 03.11.2013, con cui è stato invitato a restituire al Comune di Capaccio la somma, indebitamente percepita, di € 18.179,20.
È di tutta evidenza che, per le ragioni innanzi esposte, il dott. Spagnuolo è da ritenersi incompatibile in quanto debitore del Comune di Capaccio a tale titolo. A tal uopo è appena il caso di rammentare che l’art. 63 del TUEL, in merito all’incompatibilità degli amministratori comunali, al comma 6, recita: “Colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente, verso il comune o la provincia ovvero verso istituto od azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell’avviso di cui all’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602”.
Considerato che è primario interesse del sottoscritto vedere affermare il principio di legalità e di trasparenza e buon governo della Pubblica Amministrazione;
-che, peraltro, è evidente come possa ipotizzarsi il reato di omissione sia da parte di chi ha omesso di dichiarare l’incompatibilità, sia da parte di chi non ha effettuato i doverosi controlli;
Ritenuto, alla luce delle considerazioni sinora svolte, che i comportamenti assunti dal soggetto chiamato in causa dal sottoscritto appaiono oltre che lesivi del ruolo istituzionale ricoperto dallo stesso anche in aperto contrasto a quelle che sono le disposizioni normative vigenti in materia;
Ritenuto che appare, peraltro, amministrativamente imprudente ed in antitesi con i presupposti normativi del Testo Unico EE.LL. la sussistenza della denunciata situazione;
Ritenuto, nell’interesse di tutti i cittadini, e per rispetto dei principi di equità e trasparenza della pubblica amministrazione, nonché dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa ex art.97 Cost., che sia fatta chiarezza sulle incompatibilità e i conflitti di interesse all’interno del consiglio comunale; CHIEDE
di avviare una verifica, in quanto i comportamenti assunti dai soggetti di cui sopra potrebbero essere in aperto contrasto alle disposizioni normative vigenti in materia.
Per tali motivi, CHIEDO a codeste Autorità, ognuna per la propria competenza, di verificare la situazione rappresentata dal sottoscritto, al fine di provvedere ad emettere i provvedimenti che si riterranno opportuni in modo da garantire non solo il rispetto della legge ma anche, laddove riscontrati, il perseguimento di eventuali ipotesi delittuose.
Dichiara sin d’ora di voler essere avvisato in caso di richiesta di archiviazione ai sensi dell’art. 408 c.p.p.. Si riserva ulteriori approfondimenti ed azioni e, con l’occasione, porge distinti saluti".



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