SALERNO. Accettare assegni bancari e cambiali: una comodità e spesso un’agevolazione per i clienti, in particolare quelli più affidabili, che in provincia di Salerno, però, si trasforma in un rischio per i creditori.
È quanto emerge dal rilevamento periodico effettuato dal Registro Informatico dei Protesti gestito da Unioncamere-Infocamere: secondo i dati raccolti, infatti, sul territorio salernitano, nei primi tre mesi del 2016, sono stati protestati in tutto 413 assegni, con un importo medio di 4.769 euro, e 4.787 cambiali, con un importo medio di 1.374 euro. Un trend poco rassicurante, dunque, secondo in Campania solo a quello di Napoli e provincia, ma peggiore rispetto al Casertano. Va segnalato, inoltre, che le medie degli importi registrati in provincia di Salerno sono superiori, in entrambi i casi, alla media italiana, che si attesta a 3.876 euro per gli assegni e a 1.243 euro per le cambiali. Ed occorre evidenziare, infine, che la Campania è, in ogni caso, la terza regione d’Italia – dopo Lazio e Lombardia – per numero di assegni scoperti, mentre risulta la prima, in assoluto, per numero di cambiali protestate (18.758). Occhio al titolo bancario incassato dunque: il protesto potrebbe essere dietro l’angolo.