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APPROFONDIMENTO URGENTE IN COMMISSIONE AGRICOLTURA
APPROFONDIMENTO URGENTE IN COMMISSIONE AGRICOLTURA
Ambiente, M5S: Emergenza cinipide in Campania. Occorre fare presto
Comunicato Stampa
30 novembre 2016 09:08
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NAPOLI. “Parassiti distruttivi e mancanza di strategie politiche hanno messo in ginocchio la castanicoltura in Campania, eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, che vive giorni drammatici con un crollo di produzione dell’80 per cento rispetto ai livelli pre-crisi”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano che ha richiesto sulla vicenda un approfondimento urgente in Commissione Agricoltura. “La gravità della situazione è descritta nei numeri - sottolinea Cammarano - la produzione di castagne in Campania prima della crisi si aggirava intorno ai 300 mila quintali, mentre l’anno scorso ne sono stati prodotti 60mila e quest’anno si prevede un’ulteriore diminuzione”. “Particolarmente colpita è la provincia di Salerno e di Avellino - aggiunge - dove il Cinipide galligeno del castagno sta devastando i castagneti”. “Finora il fenomeno è stato affrontato con l’esclusiva e insufficiente immissione del Torymus sinensis, antagonista naturale d’importazione del Cinipide - evidenzia - chi fa impresa si vedrà quasi azzerata la propria produzione”. “I castagneti, parte dei quali insigniti del marchio IGP, assolvono al ruolo di vere e proprie produzioni a reddito d’impresa - fa notare il consigliere - esportate in tutto il mondo, con centinaia di unità lavorative occupate che fanno della Campania la prima regione produttrice d’Italia”. “E’ un’emergenza importante che la Regione Campania deve affrontare - conclude Cammarano - questo è il nostro impegno del Movimento 5 Stelle in Commissione agricoltura”.
"In Campania si è registrato un crollo di produzione dell’80 per cento. Serve una cura definitiva e seria, soprattutto biologica contro il cinipide, questo insetto che sta distruggendo i castagneti in Campania”. Lo dice Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Agricoltura, dove è stata ascoltata la Cia, la Confederazione italiana agricoltori, proprio sulle problematiche del cinipide del castagno.
La Cia denuncia un calo della produzione di castagne da quanto è cominciata questa epidemia al punto che si è arrivati a produrre appena 60mila quintali - afferma - Bisogna intervenire con urgenza per arginare questo fenomeno nocivo per le produzioni di castagne in Campania”.
Per un periodo abbastanza lungo si è pensato che dovesse essere un altro insetto, il torymus, a dover combattere il cinipede - sottolinea Cammarano - il problema, però, è, vista l'assenza di regolamenti unitari sull'utilizzo di diserbanti, se qualcuno in un campo vicino al mio usa uno di questi diserbanti, il torymus viene ucciso, cosa che vanifica la lotta al cinipide”.
Abbiamo già chiesto, come Movimento 5 Stelle, e continueremo a farlo - aggiunge - che siano coinvolte le Università e l'Istituto zooprofilattico così da predisporre una cura adeguata alla Campania perché non si può ipotizzare lo stesso trattamento nella nostra regione e, per esempio, in una terra con un clima diverso dal nostro”.
Continueremo a batterci - conclude - perché crediamo che sia quanto meno opportuna e urgente una lotta integrata di tipo biologico e senza veleni contro il cinipide che sta mettendo ancora in ginocchio il comparto castanicolo in Campania”.



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