VALLO DELLA LUCANIA. Avevano pianificato tutto nei minimi dettagli, effettuando anche un sopralluogo alcuni giorni prima del furto, disinnescando poi l’impianto di allarme della cattedrale di Vallo della Lucania, fino a bucare i pneumatici delle auto parcheggiate, nell’antistante piazzale, per evitare di essere inseguiti durante la fuga. Ma non avevano fatto i conti con la caparbietà dei carabinieri della Compagnia cilentana, diretti dal cap. Mennato Malgieri, e del Comando provinciale di Salerno, coordinati dal col. Antonino Neosi, i quali, dopo aver passato al setaccio telecamere di videosorveglianza ed apparati autovelox della rete autostradale italiana, sono riusciti ad identificare le tre vetture utilizzate dai malviventi ed a rintracciarli fino in Romania, dove avevano fatto rientro subito dopo il colpo. Arrestati, nell'ambito dell'indagine 'Santo Patrono', 5 giovani componenti della banda che avevano messo a segno, la notte del 1° febbraio scorso, il clamoroso furto del tesoro di San Pantaleone, composto da oggetti in oro ed ex voto del valore di circa 100mila euro. In manette, dunque, 5 pregiudicati rumeni, due dei quali rintracciati in provincia di Cosenza, dove avevano cercato di piazzare parte della refurtiva ad un compro oro locale: si tratta del 32enne Angel Calin, del 22enne Florin Vandan Silaghi, del 33enne Marius Cutitar, del 20enne Andrei Ciprian Lacatus e del 30enne Calin Ciurar (nelle foto).
L’arresto è avvenuto grazie anche alla collaborazione della polizia rumena e alle indagini coordinate dalla Procura di Vallo, diretta dal procuratore capo Paolo Itri, che ha spiccato un mandato di arresto internazionale anche per altri tre componenti della banda, tuttora latitanti e ricercati. Recuperata e posta sotto sequestro solo una piccola parte del tesoro del santo patrono di Vallo, ovvero tre anelli in oro, ma vi sono indagini in corso per cercare di recuperare il resto.