SALERNO. Si è aperto il processo a carico dei due marocchini accusati di violenza sessuale nei riguardi di una 31enne, consumata sulla spiaggia di Santa Teresa, a Salerno, nel maggio 2016. Nel corso dell’udienza di ieri è stata ascoltata una consulente della difesa; tra un paio di settimane, invece, sarà chiamata al banco dei testimoni la giovane italo-marocchina, che dovrà ripercorrere i tristi eventi di quella notte.
La giovane stava fumando una sigaretta sulla spiaggia quando, all’improvviso, dal buio sbucarono due uomini che l’aggredirono. Secondo la ricostruzione dei fatti, solo uno l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo, mentre l’altro l’avrebbe molestata e palpeggiata. Quella sera, la donna si trovata sul litorale per ripetere gli appunti della prova d’esame che avrebbe dovuto sostenere l’indomani mattina. Era da poco passata l’una di notte, per strada non c’era nessuno. I due uomini le si avvicinarono e poi le chiesero del denaro, lei tirò fuori dalla borsa 50 euro: a quel punto, uno dei due andò a comprare delle birre mentre l’altro la teneva sott’occhio. La ragazza, compreso il pericolo, tentò di allontanarsi ma i due l’afferrarono, per poi aggredirla e stuprarla. Subito dopo, uno dei balordi fuggì via, l’altro invece la costrinse a prendere l’auto ed a guidarla fino all’alba. Solo dopo diverse ore la giovane, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, riuscì a contattare telefonicamente un suo amico, che diede immediatamente l’allarme. I carabinieri rintracciarono l’auto della donna. Al suo interno, con lei, c’era l’aggressore, un marocchino di 38 anni che fu arrestato. L’altro uomo fu fermato, invece, due giorni dopo dai carabinieri, in Piazza della Concordia. Nel corso del processo, le parti prenderanno in esame i filmati del sistema di videosorveglianza acquisiti nel fascicolo del dibattimento.