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Vallo, delitto Novelli: pg chiede conferma ergastolo per Cammarosano
Redazione
13 aprile 2017 12:40
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VALLO DELLA LUCANIA. Attesa per la fine di maggio la sentenza d’Appello per il 55enne Pasquale Cammarosano, ex direttore della filiale di Poste Italiane della frazione Massa di Vallo della Lucania, accusato dell’omicidio di Carmine Novelli. Ieri, il pg ha chiesto nei confronti dell’uomo, unico imputato per la morte dell’agricoltore 57enne, la conferma della condanna all’ergastolo, emessa in primo grado lo scorso maggio. Cammarosano fu arrestato, nel 2009, perché accusato di aver sottratto denaro dai conti correnti postali di ignari clienti dell’ufficio da lui diretto: ammanchi sui propri libretti che i correntisti denunciarono ai carabinieri e che portarono all’apertura del procedimento giudiziario che ha visto la costituzione di 38 parti civili già in parte risarcite da Poste italiane. Una vicenda che destò molto scalpore, visto che Cammarosano era considerato una persona perbene fino a quando un’altra brutta storia non lo vide finire in carcere, ovvero quella relativa all’omicidio di Carmine Novelli, nel 2001. Per il delitto dell’agricoltore 57enne che voleva denunciare Cammarosano a seguito della scoperta di un ammanco di quasi 150 milioni di vecchie lire sul suo libretto postale, l’ex direttore dell’ufficio postale della frazione vallese, lo scorso maggio, è stato condannato all’ergastolo per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere: ad incastrarlo le impronte digitali lasciate sul sacchetto della spazzatura nel quale fu ritrovato, sul ciglio di una strada a Moio della Civitella, il corpo di Novelli, pestato e strangolato a morte. Il 16 maggio prossimo sarà la volta dei difensori di Cammarosano, poi i giudici si ritireranno per deliberare la sentenza d’Appello.



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