SALERNO. Confermati gli arresti domiciliari per i tre napoletani arrestati lo scorso 27 marzo, dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, accusati di avere messo a segno una serie di furti in appartamenti nel capoluogo partenopeo ma anche a Salerno e in altri comuni campani. Il Tribunale del Riesame ha respinto le istanze di ritorno in libertà e confermato, dunque, la misura cautelare nei confronti dei tre pregiudicati residenti nel Rione Traiano, a Napoli, finiti in manette grazie alle indagini condotte dalla Procura di Salerno, che hanno consentito di ricostruire le modalità con cui la banda metteva in atto i furti, ovvero con sopralluoghi di giorno mediante i quali individuavano gli appartamenti da colpire e, con la tecnica del ‘pezzetto di carta’, verificavano se i proprietari fossero rientrati. Poi i furti, di mattina nei giorni di mercato o di notte nelle case lasciate incustodite da famiglie in vacanza. Rubati denaro contante, oggetti preziosi e argenteria ma talvolta anche i capi di abbigliamento griffati. Il tutto veniva poi venduto a ricettatori del Napoletano e assicurava ai malfattori un elevato tenore di vita, del quale si vantavano concedendosi vacanze da sogno postando, sui social, selfie in resort di lusso alle Maldive. Dieci i furti accertati: cinque compiuti a Salerno, due a Napoli, uno a Volla e due ad Avellino.