CAPACCIO PAESTUM. Pienone al Mec hotel per il candidato sindaco Italo Voza (nella foto), che ieri sera ha presentato simboli, nomi e candidati delle 4 liste che sosterranno la sua ricandidatura a primo cittadino di Capaccio Paestum alle prossime elezioni Comunali. Affiancato da esponenti di spicco del Partito Democratico (l’assessore regionale al Turismo, Corrado Matera; il presidente della Commissione Bilancio della Regione, Franco Picarone; il deputato Tino Iannuzzi) e dall’ex deputato Dc Guglielmo Scarlato, Voza sceglie la linea delle cose fatte tanto “che ho dovuto stamparle per ricordarle tutte” e da fare per “trasformare ancora in meglio la nostra città”, delle inaugurazioni e dei progetti futuri, dei milioni di euro diventati opere pubbliche “sotto gli occhi di tutti” e dei soldi che arriveranno a breve “110 milioni già finanziati dal Fondo di Rotazione e cantierabili nei prossimi 5 anni”. Nessuna parola, polemica, accusa o invettiva per gli avversari; nessun riferimento, nemmeno velato, agli altri candidati sindaci: per infiammare la platea, Voza non sceglie il gioco facile di sparare a zero sugli altri, puntando invece sui ricordi e sulle lezioni di vita e di politica, date e ricevute, nel corso del suo mandato, concludendo così nel tripudio dei suoi fedelissimi: “In questi 5 anni ho vissuto momenti esaltanti, indimenticabili, inaugurando opere pubbliche e conseguendo obiettivi importanti per la collettività che resteranno nella storia del nostro Comune, circondato da amici e collaboratori capaci, intraprendenti e coraggiosi… ma ho trascorso anche dei periodi molto difficili, con continui problemi da gestire in Giunta, in cui mi sono sentito solo. Ma non ho saputo e non so portare rancore, non ho saputo far valere il mio ruolo come avrei potuto, mi sono imposto comunque la comprensione ingoiando l’amaro sapore della delusione, perché sono fatto così, non so essere vendicativo. Ho imparato a riconoscere la lealtà ed a correggere i miei errori, ma non sono cambiato nelle idee e nel cuore. Restando me stesso, ho portato a termine il mio mandato come Italo, e come Italo mi ripresento agli elettori”.
Italo Voza, cinque anni dopo…
“Si, ho concluso il mio mandato con senso di responsabilità e delle istituzioni, con pazienza e diplomazia, certo di aver fatto moltissimo per Capaccio Paestum; nonostante tante difficoltà e turbolenze politiche, alluvioni e due emergenze Sele, un periodo di congiuntura economica negativo ed una crisi generale... siamo riusciti a fare veramente tanto, dandoci tanta fiducia per il futuro”.
Quali sono i punti salienti del suo programma elettorale?
“Sono molti e fondamentali per il futuro della nostra comunità, ma la priorità assoluta sono: riqualificazione del centro storico al Capoluogo, messa in sicurezza definitiva del Sele con ridimensionamento della zona rossa, nuova via del mare su tutto il litorale e salvaguardia della costa”.
Un commento sulle sue liste, a cominciare da quella del Pd.
“Annoverare il simbolo del Pd, il più grande partito d’Italia, è un grande onore ma anche una grande responsabilità, che cercheremo di ricambiare con il massimo impegno in una campagna elettorale che condurremo all’insegna della concretezza e della programmazione, parlando di idee, progetti e soluzioni. Anche le altre tre liste si sono veramente formate da sole, con candidati esperti, giovani, imprenditori, professionisti e liberi cittadini che hanno scelto il sottoscritto come guida e leader. Ne sono fiero, così come io sono orgoglioso di tutti loro”.
Un messaggio per gli altri candidati sindaci.
“Auspico un confronto sereno, leale e corretto: questa sarà la nostra linea, rispettando tutti, perché ci siamo imposti di parlare alla gente di cose reali, concentrandoci solo su ciò che abbiamo fatto e vogliamo fare noi”.
Perché votare ancora Italo Voza?
“Perché la gente me lo chiede ogni giorno di continuare a guidare la nostra città, per dare una continuità amministrativa seria e concreta, valutando cosa abbiamo fatto in questo quinquennio, e non ci vuole molto… basta farsi un giro per la nostra città per accorgersi che non è quella di 5 anni fa”.