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Opinione
L'opinione - Il sindaco Voza che farà da grande?
Aurelio Di Matteo
20 maggio 2012 12:49
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Se su una prima dichiarazione si può sorvolare, su una seconda e, infine, su una terza, fatta a distanza di tempo con la stessa chiarezza e medesimo contenuto, è spontaneo porsi un interrogativo sui progetti politici del sindaco Voza. Non che la cosa possa turbare più di tanto, né che possa influire sull’attività di sindaco. Tanto meno che non sia legittima aspirazione e altrettanto rispettabile scelta. L’interrogativo nasce unicamente da un altrettanto legittimo desiderio di conoscenza di obiettivi e di percorsi di chi è chiamato a governare un territorio del quale si fa parte e una comunità alla quale si partecipa seppur con insignificante contributo. Il dottor Italo Voza, nella prima intervista televisiva a StileTV rilasciata a caldo dopo avere superato il fatidico 51%, ebbe a ribadire la natura “civica” della sua discesa in campo, aggiungendo che avrebbe insistito su tale percorso e che per tale obiettivo “aveva già preso contatti con il sindaco di Napoli De Magistris e con quello di Milano Pisapia, i quali stavano lavorando a una Lista Civica Nazionale”. Poco importa che il Pisapia si era già pubblicamente defilato per evitare le risentite rimostranze del PD che lo sostiene. A distanza di una diecina di giorni, in una successiva intervista alla stessa emittente StileTV, ha rivelato di aver trasformato la convergenza delle liste sulla sua candidatura in un’Associazione politica di liste civiche. Da ultimo, a un’altra emittente provinciale, con chiarezza ed evidenza ha ribadito lo stesso concetto e la stessa connotazione di appartenenza. Il fatto che una rivendicazione di collocazione, certamente utile ai fini del risultato elettorale, sia fatta con una certa insistenza quando quell’utilità non c’è più, potendo anzi essere elemento di diffidenza, al “curioso per natura” fa sorgere l’ovvia domanda su eventuali prospettive politiche di lungo corso che possano legittimamente animare il futuro percorso del sindaco Voza. Non è di certo casuale che il nucleo forte della Lista Civica Nazionale, la cui prima riunione importante si svolgerà il giorno successivo al primo Consiglio comunale di Capaccio, sia costituito proprio dai Sindaci, tra cui quello autorevole di Napoli.  L’idea di De Magistris, concretizzata nella Lista Civica nazionale, è quella di una grande lista civica che, pur attingendo da questi, possa fare a meno dei partiti. Il suo progetto è la costituzione di una Rete di liste civiche locali coordinate dai sindaci.
Di fronte ad un 4% dei cittadini che ha fiducia nei partiti, a circa un 50% di indecisi che non sa a quale partito dare il voto e a un movimento Cinque Stelle di Grillo accreditato del 10/12%, la soluzione per una collocazione a livello extra territoriale sembra proprio la Lista Civica Nazionale.
C’è, inoltre, la fondata convinzione che dopo l’esperienza del Governo Monti nulla sarà come prima e che la delegittimazione dei partiti sarà certificata dal risultato delle prossime elezioni politiche. Sarà questa prospettiva che sta animando il dottor Voza, per dare a Capaccio una rappresentanza nazionale della quale è priva da cinque anni?

prof. Aurelio Di Matteo



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