CASTELCIVITA. Nessuno sconto, in Cassazione, per l’imprenditore di Castelcivita, nel Salernitano, condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale ai danni di una giovane dipendente, con l’interdizione, per la durata della pena, dai pubblici uffici. Tutto ebbe inizio a seguito della denuncia della donna, originaria di Albanella, all’epoca dei fatti 21enne, convivente con il compagno e madre di una bambina. Nel 2012, in cerca di lavoro, si rivolse alla ditta del 57enne cilentano, che l'assunse come segretaria: ma poco dopo iniziarono i problemi, dapprima con approcci verbali espliciti, poi con continue richieste di baci, di sedersi sulle sue gambe e di consumare un rapporto sessuale, fino a palpeggiamenti nelle parti intime. Abusi denunciati e comprovati dalla giovane che, dopo le dichiarazioni rese ai militari dell’Arma, venne subito licenziata. Di qui il rinvio a giudizio e il processo per l'uomo, con ora il rigetto del ricorso in Cassazione presentato dal legale dell’imprenditore, che rende definitiva la sentenza del giugno 2023.