Giudiziaria
LA SMENTITA
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Giallo a Fuorni, agente Castelluccio querela Iannone: "Fango sulla mia persona"
Redazione
17 ottobre 2024 22:24
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SALERNO. In merito alla presunta videochiamata dal carcere di Fuorni di Franco Alfieri, tramite l’aiuto di un secondino di Pontecagnano iscritto al Partito Democratico, denunciata pubblicamente dal senatore salernitano di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, che contestualmente ha preannunciato anche un’interrogazione parlamentare al ministro Nordio sulla vicenda, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota postata, sul proprio profilo Facebook, da Beniamino Castelluccio (nella foto), l’agente della polizia penitenziaria e consigliere comunale di Pontecagnano tirato in ballo da Iannone.

"In queste ore stanno circolando voci e foto denigratorie sul mio conto. Chiara la volontà di ledere la mia persona e la mia integrità affermando che durante lo svolgimento del mio lavoro di assistente capo coordinatore di Polizia Penitenziaria, a Fuorni, avrei consentito una videochiamata tra il Presidente della Provincia, Franco Alfieri, e persona esterna alla struttura. 

È un’accusa destituita di fondamento che mi lascia di stucco e addolora, considerando il mio rispettabile percorso professionale, politico e umano. Chi mi conosce sa che ho dedicato la mia vita alle Istituzioni, avendo alle spalle 28 anni di servizio, di cui circa 20 al Gruppo Operativo Mobile che vigila su persone soggette al regime del carcere duro.

Ho lavorato sempre con dedizione ed alto senso di responsabilità, integrando il mio impegno professionale con quello di Consigliere Comunale, tenendo separate le due cose e orientando la mia condotta in base ai principi di legalità e giustizia. Proprio per questo, appena avvertite le prime voci relative al mio presunto e infondato coinvolgimento in questa vicenda, mi sono rivolto prima al Comando del carcere, che ringrazio per avermi espresso massima fiducia, e poi alla Procura della Repubblica, alla quale ho ribadito la mia totale estraneità ai fatti. Naturalmente mi sono adoperato in questo senso per difendere la mia onorabilità e dignità.

Certo del mio operato e confidando nell’ottimo lavoro della Magistratura, rappresento che ho già conferito mandato ai miei legali di querelare per diffamazione il Senatore Antonio Iannone, che ha diffuso notizie gravemente lesive della mia sfera personale e professionale e ha dato in pasto ai social ed alla stampa la mia immagine con l’intento di infangare il mio nome e la mia famiglia, fortemente segnata da questo polverone, rendendomi così bersaglio di un disegno politico ormai chiaro.

Trovo gravissime le accuse, ancor di più intollerabili perché provenienti da un esponente delle Istituzioni il cui ruolo pubblico mal si concilia con la diffusione di notizie false. Per completezza, segnalo che il Procuratore della Repubblica di Salerno, dott. Giuseppe Borrelli, ha smentito la notizia del trasferimento di Alfieri presso altro carcere, di talché la stessa notizia della videochiamata da parte di un detenuto potrebbe rivelarsi infondata. Insomma, la verità emerge sempre e lo farà anche stavolta".



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