Politica
BUFERA POLITICA
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Giallo a Fuorni, Lanzara attacca Iannone: "Cattiveria unica". Il senatore: "Spero che mi querelino davvero..."
Redazione
17 ottobre 2024 22:59
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SALERNO. Presunta videochiamata di Alfieri dal carcere di Fuorni: ha scatenato una bufera politica velenosissima, a colpi di post su Facebook, la secca smentita dall’agente penitenziario e consigliere comunale PD di Pontecagnano, Beniamino Castelluccio, che ha preannunciato querela nei confronti del senatore Antonio Iannone, accusato di aver diffuso la falsa ‘notizia’ tirandolo in ballo con tanto di foto. 

Il primo commento, durissimo, è arrivato dal sindaco di Pontecagnano, Giuseppe Lanzara: “Questo attacco senza nessuna giustificazione a Beniamino è davvero assurdo e contro ogni regola democratica. Diamogli tutta la nostra solidarietà. Io aggiungo solamente che un senatore della Repubblica del governo Meloni, un tale Antonio Iannone, ha utilizzato un metodo vergognoso, da pusillanime e di una cattiveria unica. Il punto è che non ha capito con chi ha a che fare: donne e uomini liberi, perbene, che fanno della politica la loro passione. E noi non negoziamo nulla rispetto alla nostra dignità e integrità. Un abbraccio a Benji: ne uscirai, ne usciremo ancora più forti”.

Un attacco al quale lo stesso parlamentare di Fratelli d’Italia Iannone ha replicato sfidando sia l’agente che il primo cittadino di Pontecagnano: “Leggo che mi quereleranno per aver prodotto, come è mia prerogativa, un’interrogazione parlamentare su notizie riportate dalla stampa questa mattina. Spero che lo facciano veramente, perché non ho diffamato nessuno ma solo esercitato una funzione ispettiva su notizie che sarebbero molto gravi. Svolgo il mio compito parlamentare senza nutrire nulla di personale contro nessuno ma con la convinzione e la determinazione che hanno sempre contraddistinto la mia storia politica. Sono uomo di parte ma per me la Legalità, la Giustizia e la Verità sono al di sopra di ogni cosa. Io ci credo e mi fanno pena gli ignavi e i disertori. Non sono un imboscato e mai lo sarò pertanto mi assumo ogni responsabilità in quello che faccio, senza paura e a testa alta. Smetterò di essere così quando non sarò più, non in politica ma nella vita. P.S. spero che questa volta il PD o suoi uomini mi querelino veramente, perché in campagna elettorale alle ultime politiche pure me la annunciarono e poi non la fecero. L’aspetto ancora. Naturalmente come annunciai allora mi riservo poi una controquerela per calunnia”.



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