NAPOLI. La Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti ha condannato, in primo grado, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a risarcire all’ente la somma di 609mila euro in relazione alla produzione delle smart card regionali, ritenute "un inutile duplicato del green pass nazionale".
Le indagini furono svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e svolte sotto la direzione dei pm contabili Davide Vitale e Mauro Senatore. De Luca è stato condannato perché la sua condotta è stata ritenuta commessa con dolo. De Luca venne rinviato a giudizio lo scorso marzo, per l’acquisto da una società fornitrice di centinaia di migliaia di smart card che vennero introdotte in Campania nel corso della campagna vaccinale contro il Covid, e per attestare l’avvenuta somministrazione.
Una spesa, per le tasche dell’ente, che venne definita “inutile” dall’accusa, perché andava a sovrapporsi al Green Pass rilasciato su scala nazionale per chi aveva deciso di vaccinarsi. Contestato un danno erariale da 3,7 milioni di euro. 928mila euro contestati a De Luca, il 25% del totale. Oltre a De Luca, altri cinque a giudizio, tutti componenti dell’Unità di Crisi regionale che gestì, dal 2020 in poi, l’emergenza pandemica in Campania. Si tratta di Italo Giulivo coordinatore dell'Unità di Crisi regionale per l'emergenza epidemiologica da Covid-19, Antonio Postiglione, membro e vice dell'Unità di crisi, e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello, che sono stati tutti assolti. La distribuzione della smart card venne sospesa, dopo una prima fase, e sostituita nei fatti dal Green Pass governativo che certificava l’avvenuta vaccinazione. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha dedicato alla vicenda un post su Facebook: "Apprendo della sentenza della Corte dei Conti, depositata questa mattina, con riferimento all’acquisizione nel periodo covid - un anno prima delle green card nazionali - di green card destinate alle certificazioni vaccinali, ma anche a usufruire di tutti gli altri servizi regionali. La Corte dei Conti ha ritenuto esenti da responsabilità tutte le strutture amministrative regionali, ma ha ritenuto il Presidente della Giunta Regionale responsabile di un danno erariale di circa 600mila euro. Rivendico pienamente e con orgoglio le decisioni assunte a tutela della salute dei miei concittadini, ricordando che la Campania è la regione che ha avuto il numero più basso di decessi per covid in relazione alla popolazione. E questo anche grazie al fatto di esserci assunti la responsabilità di decisioni anticipando spesso il governo nazionale. Ovviamente, la sentenza sarà immediatamente impugnata. Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza".
LE REAZIONI DELLA POLITICA
“Vincenzo De Luca dovrà risarcire oltre 600 mila euro alla Regione Campania per le Covid card. La chiusura del processo di primo grado davanti alla Corte dei Conti conferma quello che, con atti e interrogazioni, avevamo denunciato oltre tre anni fa. Le smart card della Regione Campania, ideate come passaporti vaccinali, erano un inutile duplicato dei green pass nazionali e un enorme spreco di denaro pubblico. Avevamo sollevato la questione in Aula nel corso di un question time, chiedendo alla giunta se le smart card regionali sarebbero state integrate nel sistema di certificazione predisposto dal Governo nazionale e chiarendo che bruciare 4 milioni di risorse dei cittadini campani, in un momento di enorme crisi economica, era un gravissimo errore. Oggi possiamo constatare che le nostre obiezioni erano corrette”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.