ROMA. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato diciannove leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Campania n. 16 del 11/11/2024, recante “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’articolo 2, comma 1, lettera f) della legge 2 luglio 2004, n. 165”, in quanto talune disposizioni in materia di ineleggibilità, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e di uguaglianza nell’accesso alle cariche elettive fissati dagli artt. 3 e 51 della Costituzione.
La nota di Palazzo Chigi ufficializza l'annuncio prodotto dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, sulla volontà di impugnare, davanti alla Corte Costituzionale, la legge sul terzo mandato approvata dalla Regione Campania, e che fornisce il via libera al governatore Vincenzo De Luca per ricandidarsi alla carica di presidente per le elezioni del prossimo ottobre.
"Partendo dal caso della Campania, c'è intanto un tema di metodo: gli uffici di Palazzo Chigi - spiega Meloni - hanno fatto una ricognizione e approfondimenti per capire, in base all'articolo 122 della Costituzione, se la questione sia di competenza dello Stato nazionale o sia nella facoltà delle Regioni di autodeterminarsi. La nostra conclusione è che la questione riguarda un principio fondamentale e quindi la materia è di competenza dello Stato".
E De Luca incontrerà la stampa, domani, alle ore 11, nella sala "De Sanctis" di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, a Napoli.