CAPACCIO PAESTUM. L’Associazione San Sebastiano Martire, presieduta da Pompeo Perretta, chiede al parroco una dettagliata relazione sulla statua di San Sebastiano:
“Recatosi come ogni anno nel mese del Martirio per organizzare la tradizionale celebrazione nel mese in cui ricade la ricorrenza di San Sebastiano, dopo aver organizzato varie tappe in Campania e in Calabria nonché sul Colle Palatino nella Chiesa di Roma, il Presidente Pompeo Perretta che da 15 anni svolge una certosina ricerca in Italia sul culto e devozione al Santo, una vera e propria opera di evangelizzazione, incredulo, non ha trovato nella Basilica Paleocristiana del IV Sec. di Paestum la Statua di San Sebastiano donata nella piena pandemia il 20 Gennaio 2020. Da informazioni assunte dai collaboratori di Don Antonio Capuano parroco della Basilica Paleocristiana abbiamo appreso stranamente che la Statua donata sarebbe andata distrutta accidentalmente. “ Ero tranquillo della custodia del Santo perché la stessa era stata sistemata anche dal precedente sacerdote dell’ordine dei vocazionisti, nell’ufficio personale del parroco su una colonnina messa a disposizione dall’Associazione”. Non si conosce il luogo e il momento in cui sarebbe andata distrutta per tale motivo con una istanza a mezzo pec certificata l’Associazione ha inviato al Parroco Don Antonio e al Vescovo Calvosa presso la Diocesi di Vallo della Lucania e per conoscenza alla Stazione CC di Capaccio-Paestum la richiesta ufficiale per avere dal prelato una dettagliata relazione con testimoni ove sussistano, in relazione alla mancata esposizione nella Basilica della Statua e dell’eventuale distruzione della stessa. Si precisa che San Sebastiano era stato oggetto di donazione dell’Associazione in occasione delle celebrazioni ed invocazioni nella città dei templi e nel Cilento durante la fase acuta del Covid 19 con una significativa celebrazione eucaristica presieduta il 20 Gennaio 2020 dalla guida Padre Saturno Redentorista presso la Basilica Alfonsiana e con la presenza di Sindaci, Associazioni e Polizie Municipali del Cilento, un legame quindi ed un valore inestimabile al Santo da sempre invocato per allontanare le malattie contagiose dal culto antico e difensore della Chiesa. Su tale istanza, sottolinea Perretta, saremo intransigenti anche perché ogni anno si esponeva il Santo davanti alla S S Annunziata per la celebrazione durante il mese del Martirio ed aspettiamo la relazione del parroco e soprattutto perché legata al momento difficile della pandemia con preghiere e coinvolgimento di devoti e fedeli dell’area cilentana”.