CAPACCIO PAESTUM. La straziante notizia che nessuno, a Capaccio Paestum, avrebbe voluto ricevere, è purtroppo arrivata. Il piccolo Pietro non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha cessato di battere, pochi minuti fa, all’ospedale “Ruggi” di Salerno, dov’era ricoverato dalla scorsa notte. Alle ore 18 è stata dichiarata la morte cerebrale, i genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi "per la generosità di nostro figlio, perché lui in vita lo è stato con tutti, affinché possa rivivere in altri giovani come lui" fanno sapere a StileTV per il tramite dell'avvocato di famiglia, Carmine Sparano, il quale, contestualmente, ha chiesto ed ottenuto l'esame autoptico, sulla salma, dal magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno.

Troppo gravi le lesioni alla testa ed al bacino riportate dall’adolescente, compatibili con una violenta caduta dall’alto. Ma ora non c’è spazio per capire, occupato da un dolore troppo grande che ha segnato l’intera comunità. Distrutti i genitori, stimati e benvoluti da tutti, ai quali è dovuto solo tanto rispetto e comprensione per il più grande dei dolori che possa colpire una mamma ed un papà. Appena ieri, il legale della famiglia, l’avv. Sparano, aveva affidato alla nostra emittente un messaggio di ringraziamento per quanti hanno rivolto un pensiero e una preghiera al piccolo Pietro, ricordando quanto il 15enne fosse solare, giocoso, adorato da parenti e amici, ma soprattutto non afflitto da depressione o qualsivoglia tipo di delusione, sconforto, problema o sofferenza. Un ragazzino sano, spensierato, responsabile e soprattutto sereno.   

Ieri sera, amici e conoscenti di Capaccio Capoluogo avevano partecipato, numerosi, ad una commossa veglia di preghiera nella chiesa di San Pietro Apostolo. Poi, nel pomeriggio di oggi, la terribile notizia mentre la comunità aveva organizzato un'altra messa ed un corteo silenzioso, guidato da uno striscione sorretto dai suoi amici in lacrime ed affranti: "PIETRO È CON NOI" (nella foto). Una prematura scomparsa talmente atroce da non concedere altre parole, solo tanto dispiacere e tristezza per un angelo volato in cielo troppo presto.

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