CAVA DE' TIRRENI. Si è conclusa oggi la giornata di sciopero proclamata dalla Cub Sanità di Salerno presso la Rsa Villa delle Rose di Cava de' Tirreni, che ha visto una buona partecipazione del personale. Una mobilitazione determinata, che ha voluto rompere il muro di silenzio e ostilità eretto dalla direzione della struttura.
“La partecipazione di oggi è la dimostrazione che non siamo soli, e che la nostra battaglia è giusta - ha dichiarato Gerardo Rosanova, segretario provinciale Cub Sanità -. Abbiamo alzato la testa, tutti insieme, contro un sistema che umilia il lavoro, calpesta i diritti e ignora deliberatamente le condizioni disumane in cui siamo costretti ad operare”. Durante la manifestazione sono stati ribaditi i punti centrali della protesta: organico insufficiente, carenze strutturali, clima lavorativo ostile e atti repressivi nei confronti dei lavoratori sindacalizzati.
“Abbiamo dato voce a chi da troppo tempo viene messo a tacere - ha proseguito Rosanova -. La proprietà può continuare a negare, a nascondersi dietro dichiarazioni infondate, ma le immagini, le denunce, i documenti parlano chiaro. La verità non si cancella con l’arroganza”. Al termine della mobilitazione, la Cub Sanità di Salerno ha rinnovato l’appello a tutte le istituzioni competenti affinché intervengano con urgenza.
“Questo sciopero non è un punto di arrivo, è un punto di partenza - ha concluso Rosanova -. Se non arriveranno risposte serie, torneremo a mobilitarci, più numerosi e determinati. Non stiamo chiedendo privilegi, stiamo pretendendo diritti. E non ci fermeremo finché non saranno riconosciuti. Non ci fermeranno nemmeno i tentativi di censura che in queste ore qualcuno, vicino alla parte datoriale, sta mettendo in atto con una parte degli operatori dell'informazione per bloccare le notizie su questa vertenza. Si tratta dell'ennesima mortificazione nei confronti dei lavoratori”.