NAPOLI. In accoglimento di una richiesta formulata dalla Procura Generale in sede di incidente di esecuzione, la Corte di Appello di Napoli – Prima Sezione Penale ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un patrimonio di oltre 2 milioni di euro nei confronti del 49enne Ciro Gallo, affiliato al clan Moccia e condannato in via definitiva, con due distinte sentenze, dapprima a 9 anni di reclusione per estorsione aggravata dalla finalità agevolativa della predetta organizzazione camorristica e, in seguito, a 14 anni di reclusione per associazione di stampo mafioso, tentata estorsione, detenzione di materiale esplosivo e atti di illecita concorrenza finalizzati ad agevolare il predetto clan.
Le indagini economico-patrimoniali svolte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno permesso di accertare che, tra il 1996 e il 2019, il condannato e i membri del suo nucleo familiare hanno dichiarato redditi palesemente incongruenti con il valore degli investimenti mobiliari e immobiliari effettuati e addirittura insufficienti a coprire la spesa media annua familiare. Su queste basi, sono stati sequestrati 15 fabbricati e 2 terreni siti in Frattamaggiore, nonché 2 autovetture intestati al condannato, alla moglie e alla figlia.
Il provvedimento in esame costituisce attuazione del Memorandum operativo sottoscritto lo scorso mese di febbraio tra la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli e il Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza, che ha reso più sistematico il monitoraggio patrimoniale dei soggetti condannati in via definitiva allo scopo di assicurare il recupero alla collettività dei patrimoni illecitamente accumulati.