BRESCIA.Sono definitivamente svanite le speranze che Massimo Cellino possa ottemperare alle scadenze federali, per il mancato pagamento, entro le ore 15 di oggi, 6 giugno, degli stipendi degli ultimi due mesi dei tesserati del Brescia. Cellino come già aveva annunciato più volte nell'ultimo periodo e confermato nella serata di ieri non ha voluto depositare sui conti del club i 3 milioni di euro che sarebbero serviti per saldare le pendenze. Il club lombardo si avvia verso il fallimento, non riuscendo a completare l'iter per l'iscrizione ad un campionato professionistico. Il Brescia è alle prese con il secondo grado di giudizio, con udienza al 10 giugno, presso la Corte Federale d'Appello, dopo la penalizzazione di quattro punti per questa stagione di serie B, più altri quattro per la prossima annata calcistica, per per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025 di quota parte delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025. Il -4 aveva retrocesso in C le rondinelle. La situazione aveva portato al rinvio a data da destinarsi del play out in cadetteria, da parte della Lega B. Interessata alla vicenda è la Salernitana di Pasquale Marino, che attende ora novità.