NAPOLI. A bordo della MSC World Europa, attraccata al Molo Beverello di Napoli, è stato presentato con grande partecipazione il “Manifesto Etico Sportivo”, promosso dalla Fondazione Fioravante Polito di Castellabate. Un progetto ambizioso che pone al centro dello sport l’essere umano, la salute, l’etica, l’inclusione e il rispetto. Alla cerimonia hanno preso parte relatori d’eccezione come il magistrato e scrittore Catello Maresca, il parroco anticamorra  Don Maurizio Patriciello, il vicepresidente di MSC Leonardo Massa,, l’allenatore Fabrizio Castori, il direttore sanitario della Fondazione Augusto D’Aniello, la genetista di Euromed e presidente della Lilt di Isernia, Alba Di Pardo e il fondatore Davide Polito. “Rilanciamo un messaggio forte: lo sport non deve limitarsi alla prestazione o al risultato, ma deve tornare a essere un mezzo di crescita, equilibrio e coesione sociale. Il Manifesto è una chiamata collettiva alla responsabilità e all’umanità” ha sottolineato il presidente Davide Polito. Numerosi i riconoscimenti consegnati a chi si è distinto per meriti umani e sportivi: tra questi, gli allenatori Fabrizio Castori e Massimo Rastelli; Don Maurizio Patriciello per il suo impegno nelle periferie; Catello Maresca simbolo di legalità; Gaetano Di Domenico, presidente della Feldi Eboli Calcio a 5; Giuseppe Santoro e Gianluca Grava per il lavoro giovanile al Napoli Calcio. Premiati anche i giornalisti Saverio Montingelli, Tullio Calzone e Kesapli Dundar; l’osteopata cilentano Paolo Giannella; Ludovica Daniso, titolare del centro Elysium di Agropoli; Danilo Russo, portiere del Giugliano Calcio; Mario Pietracupa, presidente della Fondazione Neuromed. Sono intervenuti anche Carolina Foresti, campionessa paralimpica; i promotori del Fireball Extreme Maximiliano Bartoli e Gianfranco Mileto; Guido Catarazzo di San App; la Sales Director di Convergenze S.p.A. Società Benefit, Antonietta Mandetta. “Il Manifesto è dedicato a figure simboliche come Papa Francesco, Papa Leone XIII, Sinisa Mihajlovic e Yara Gambirasio – ha aggiunto Polito – e vuole essere un faro per le nuove generazioni, le famiglie, gli educatori e le istituzioni. È tempo di costruire uno sport davvero inclusivo e umano”. L’evento si è concluso con un appello condiviso: mettere in rete competenze, esperienze e valori per uno sport che non lasci indietro nessuno.