EBOLI. Presunta frode milionaria per l'ottenimento dei contributi comunitari per l'Agricoltura. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dalla Alma Seges di Eboli, cooperativa finita al centro dell'indagine conditta dalla Procura Europea (EPPO) di Napoli, i cui componenti dell'intero Cda, attinti da misure cautelari poi revocate, avevano rassegnato le dimissioni.
"Lo scorso 6 maggio 2025, una imponente operazione giudiziaria ha scosso l’intero comparto agroalimentare della Piana del Sele. L’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha condotto al sequestro preventivo di una somma pari a 9,6 milioni di euro, contestando presunte irregolarità nell’accesso ai finanziamenti della Politica Agricola Comune (PAC), che avrebbero dato luogo a ipotesi di truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea. In un clima di generale disorientamento, Alma Seges - difesa dall’avv. Marco Martello - ha scelto la via del silenzio e del rispetto attendendo l’esito del Tribunale del Riesame a cui ha affidato le proprie argomentazioni difensive.
Oggi, a distanza di un mese, il Tribunale del Riesame di Salerno ha accolto il ricorso presentato da Alma Seges e per l’effetto ha annullato l’ordinanza del Giudice per le Indagini preliminari, disponendo il dissequestro integrale delle somme. Questo esito restituisce ad Alma Seges la piena operatività per tornare a concentrarsi, con serenità e determinazione, sulla missione che l’ha sempre contraddistinta: sostenere il lavoro dei produttori, valorizzare il territorio e garantire occupazione stabile a centinaia di famiglie.
Alma Seges, quale motore vitale dello sviluppo agricolo, riconosciuta e apprezzata tanto sia in Italia che all’estero, rivolge il proprio pensiero va alle tante famiglie dei lavoratori, ai soci, ai produttori e ai collaboratori che, con composta lealtà e senso di appartenenza, hanno sostenuto la cooperativa in questa fase complicata. Il lavoro può e deve proseguire".