NAPOLI. Dopo settimane in cui il bradisismo aveva allentato un po’ la morsa sugli abitanti dei campi flegrei, la scossa più forte degli ultimi 40 anni nell’area è avvenuta questa mattina. Alle 12.47, una scossa di magnitudo 4.6 si è verificata in mare a largo delle coste di Bacoli. Quattro minuti dopo, alle 12.51, si è verificata una seconda scossa di minor intensità, magnitudo 2.2. Al momento non si registrano danni a persone, ma il sisma ha provocato la frana di un costone di roccia sull’isolotto di Punta Pennato, di fronte Capo miseno. La scossa è stata avvertita anche nel capoluogo partenopeo, ma nessuna segnalazione di danni è giunta al centralino dei vigili del fuoco. La magnitudo di 4.6 è la più alta registrata negli ultimi 40 anni nell’area flegrea uguagliando quella verificatasi la notte del 13 marzo scorso. Il sisma è stato registrato a una profondità di 5 km. In via precauzionale, per consentire le verifiche necessarie, così come previsto da un protocollo di sicurezza per le scosse oltre magnitudo 4.0, è stata sospesa in corrispondenza del nodo ferroviario di Napoli la circolazione dei treni dell’Eav, compreso cumana e circumflegrea, e quella della linea 2 della metropolitana di Napoli che serve la tratta tra Bagnoli e Pozzuoli. Sulla nuova scossa, dopo settimane di quiete, è intervenuto il direttore dell’Ingv di Napoli, Mauro Di Vito.