Sport
Serie D, gir. I: aggiornamenti su Gelbison ed Agropoli
Marco Rizzo
12 marzo 2013 14:51
Eye
  1985

GELBISON, PLAY-OFF PIU’ VICINI: ORA LA SFIDA AD ACR MESSINA E COSENZA

Il raggiungimento dei play-off per questa Gelbison rischia di diventare un dettaglio. Si sciorinano record su record a Vallo della Lucania. L’imbattibilità del “Morra” confermata, la decima affermazione interna, la terza partita senza subire reti, il terzo posto mantenuto in posizione solitaria. C’è di tutto per i rossoblu di Alessandro Erra. Numeri e dati che varcano lo Stretto e incutono un po’ di timore anche in chi, come la capolista Acr Messina di Gaetano Catalano s’incammina a larghi passi verso la conquista della Lega Pro. Domenica, il big-match del “San Filippo” metterà una contro l’altra due delle tre squadre che, come testimonia la classifica, sono le più forti del girone. Con il Cosenza, peloritani e cilentani hanno offerto spettacolo dalla prima giornata in poi, con duelli incrociati ed un trio che ha battagliato per settimane in vetta. Ora è tempo, per la Gelbison di godersi ancora una volta per quindici giorni la copertina. Perché l’appuntamento contro bomber Corona e compagni varrà come antipasto ad un altro grandissimo scontro, quello del 23 marzo, quando al “Morra” approderanno i silani di Gianluca Gagliardi. Acr Messina e Cosenza ora staccate di cinque punti. I vallesi si preparano a vestire il ruolo di squadra che può decidere la strada che la salita di categoria dovrà prendere. La Sila o lo Stretto: alla Gelbison la sentenza.

GELBISON, ALESSANDRO ERRA A CACCIA DI DUE RECORD ALLA GUIDA DEI VALLESI

Ora che si è finalmente sbottonato, pronunciando la parola play-off, Alessandro Erra cerca l’impresa alla guida della Gelbison. Non è nuovo l’allenatore di origini calabresi, ma da anni ormai a Salerno con la sua famiglia, a portare a termine veri e propri miracoli sportivi. Due anni fa i 62 punti raccolti con il Sambiase, poi la salvezza raggiunta con un girone di ritorno mostruoso, pochi mesi fa, alla guida dei giallorossi. Adesso, al primo anno nel Cilento, la possibilità di traghettare i rossoblu verso un doppio storico obiettivo: il record di punti in serie D, appena raggiunto, con la quota di 46 che fu toccata anche da Emilio Longo nel primo anno della storia della Gelbison, nel 2007-2008, nel massimo campionato dilettantistico. Lo scorso anno, Longo e poi Pasquale Santosuosso si fermarono a 45. Con otto partite davanti Erra festeggerà questo nuovo primato, che varrà quasi sicuramente la festa per l’altro obiettivo da sballo, il primo play-off che la Gelbison andrebbe a giocare nei quattro anni finora vissuti in serie D. Poi, arriverà il momento delle scelte e delle riflessioni, perché Alessandro Erra rischia piacevolmente di divenire l’uomo mercato, l’allenatore che molte società potrebbero contattare per affidargli la guida tecnica. Lui, che a Vallo della Lucania ha trovato l’ambiente congeniale dove riuscire a dare e a ricevere il meglio, valuterà eventuali offerte godendo della massima fiducia e dell’affetto della società del presidente Antonio Piccininno e dell’intera tifoseria.

AGROPOLI, LA SALVEZZA PUO’ ARRIVARE AL “GUARIGLIA”: DOMENICA C’E’ IL RIBERA

Basterà centrare ancora punti pesanti al “Guariglia” all’Agropoli di Franco Dellisanti per certificare l’operazione salvezza. L’aria che i delfini respirano nel proprio stadio è quella che riempie i polmoni e soprattutto la classifica dei biancazzurri. Il 3-1 al Savoia aggiorna lo score, facendo salire a ventisei su trentasei i punti ottenuti in contrada Marrota da capitan Parisi e soci. Adesso che la distanza dai play-out è di quattro lunghezze e a fortificare le speranze sono soprattutto le prestazioni dell’Agropoli, che in dieci ha steso i bianchi di Torre Annunziata, con la possibilità adesso di restare nella parte sinistra della graduatoria e vivere con una strada in discesa il percorso aumentano. Domenica c’è il Ribera di Totò Brucculeri e la prospettiva addirittura di agganciare il sesto posto, saltare dall’attuale ottavo per raggiungere quota 39, in pratica la soglia che conduce alla permanenza diretta. Il calendario delle ultime otto partite vedrà poi, dopo l’incrocio con la matricola siciliana, comparire al “Guariglia” il Comprensorio Montalto, il Palazzolo Acreide e la Gelbison. Formazioni, derby cilentano a parte, contro le quali l’Agropoli potrà giocarsi veri e propri scontri diretti da sfruttare in pieno. Il ruolino prevede poi due viaggi di fila in Sicilia, con direzione il “Celeste” per affrontare il Città di Messina e il “Falcone-Borsellino” per fronteggiare il Paternò e due conclusive trasferte calabresi, contro Vibonese e Sambiase.

AGROPOLI, I DELFINI SI GODONO IL “VERO” GIUSEPPE MALLARDO: TRE DOPPIETTE IN QUATTRO GARE

Solo l’attuale capocannoniere del girone I, l’attaccante del Cosenza Manolo Mosciaro, ha fatto meglio di Giuseppe Mallardo, in termini di gol, in questo girone di ritorno. Sette le marcature della punta dell’Agropoli, che rispetto a Mosciaro ha però preso a bombardare le porte avversarie con una costanza ed una regolarità impressionante dal match del 20 gennaio scorso contro il Ragusa con tre doppiette in quattro giornate. L’1-0 agli azzurri, fotocopiato ed incollato contro Nissa e adesso Savoia, con il marchio di fabbrica del colpo di testa che è uno dei punti di forza di Mallardo. Ed ancora una traiettoria beffarda sempre di testa contro l’Acireale, con un destro a sbloccare l’incontro. Ci sono poi i “tiri mancini” di Mallardo, sfoderati ancora contro la Nissa a Caltanissetta e due giorni fa contro i torresi.  Mallardo, che da condottiero tanto atteso nell’ambiente biancazzurro e’ divenuto finalmente uomo-guida di un gruppo capace di superare la fase di profonda crisi vissuta nei mesi scorsi. L’ex attaccante della Battipagliese decise a dicembre di restare nel Cilento e prendersi sulle spalle le responsabilità di cacciare via dalla zona play-out l’Agropoli, facendo quello che gli riesce meglio, ovvero bucare gli avversari.



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