Ambiente
DOPO SOPRALLUOGO POLIZIA MUNICIPALE
DOPO SOPRALLUOGO POLIZIA MUNICIPALE
Agropoli, lavori di messa in sicurezza non conformi all’autorizzazione: riapposti sigilli, nuova denuncia per responsabile abuso
Comunicato Stampa
06 agosto 2025 19:32
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AGROPOLI. Questa mattina, il responsabile dell'ufficio tecnico, Ing. Agostino Sica, il comandante della Polizia locale, magg. Antonio Rinaldi, coadiuvati da altro personale della Polizia municipale, hanno effettuato un sopralluogo presso la spiaggia di S. Francesco dove erano in corso i lavori di "messa in sicurezza", mediante lo spostamento del cumulo di lapidei, autorizzati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, questo al fine di verificare se i lavori relativi allo spostamento dei massi posizionati su terreno demaniale si svolgessero conformi a quanto autorizzato ovvero se fossero stati "spostati" su proprietà privata.

Dai controlli effettuati, il responsabile dell'ufficio tecnico comunale, Ing. Agostino Sica, di concerto con il comandante magg. Antonio Rinaldi, ha ritenuto di emettere ordinanza di sospensione lavori con effetto immediato in quanto gli stessi lavori risultavano non conformi a quanto imposto dal comune con l'ordinanza emessa all'indomani del primo sequestro e autorizzato dall'autorità giudiziaria a seguito di istanza di parte relativamente alla messa in sicurezza mediante lo spostamento del cumulo di massi sul demanio marittimo.

Infatti, così come stavano svolgendosi in corso di esecuzione, i lavori compromettevano ulteriormente la sicurezza dei bagnanti poiché utilizzati in modo da formare una scogliera a protezione dall'erosione della proprietà privata, oltre a rappresentare un pregiudizio ambientale ed urbanistico. E la spiaggia rimaneva comunque occupata da massi in quanto il lavoro realizzato era stato eseguito a distanza inferiore dei cinque metri dalla battigia.

Stato di fatto che non portava a raggiungere gli obiettivi fissati dalla Procura ossia la rimozione dei massi dalla spiaggia ed evitare pericoli per i frequentatori del tratto di arenile.

Lo stop ai lavori, comunicato alla Procura e agli altri organi competenti, è stato praticato per evitare ulteriori compromissioni dell'ambiente.

La Polizia municipale ha apposto nuovamente il sequestro all'area e ha denunciato all'autorità giudiziaria il responsabile per aver eseguito lavori di ripristino in difformità a quanto richiesto dalla parte, in ottemperanza all'ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi e autorizzato dalla Procura della Repubblica che a tal fine aveva autorizzato anche l'utilizzo di un piccolo mezzo gommato stante le difficoltà di procedere manualmente.

Le ulteriori violazioni accertate sono di carattere urbanistico ed ambientale.

La Procura di Vallo della Lucania è stata informata ed aggiornata durante lo svolgimento delle operazioni.



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