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Serie D, gir. I: Gelbison ed Agropoli, sguardo alle avversarie Nissa e Paternò
Marco Rizzo
04 aprile 2013 14:49
Eye
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GELBISON, CONTRO LA NISSA OCCASIONE D’ORO PER LA COPPIA GOL SENE’-GALANTUCCI

L’obiettivo è rimpinguare la classifica e perché no togliersi qualche sfizio. A guardare con particolare attenzione e voracità all’appuntamento di domenica al “Morra” contro il fanalino di coda, la Nissa, sono gli attaccanti della Gelbison. In primis, ovviamente, la coppia d’oro di Alessandro Erra. Alessio Galantucci e Pape Ousmane Senè non vedono l’ora del fischio d’inizio delle ore 15. In gol entrambi per otto volte, i bomber rossoblu cercano già contro la Nissa di raggiungere la doppia cifra. Sedici reti in due, uno dei tandem più prolifici del girone, espressione del 4-4-2 di Erra, e con anche non pochi rimpianti per le occasioni sciupate nel corso di alcune partite. Galantucci e Senè molto spesso decisivi nel cammino che la Gelbison ha intrapreso ormai da settembre e che ha visto i vallesi soggiornare sempre nelle zone alte della graduatoria. La prossima sfida dei due, dell’attaccante salernitano e del coloured è riportare i cilentani al terzo posto, provando fino alla fine a recuperare quella posizione persa per il sorpasso del Città di Messina. Domenica il primo di due jolly personali da sfruttare in zona gol e carte da giocarsi per continuare a fare il bene della Gelbison.

GELBISON, L’AVVERSARIA: LA NISSA

Dovrà ripartire dall’Eccellenza, la Nissa. E’ trascorso un girone esatto dall’ultima vittoria, la seconda in totale nel torneo, della formazione di Caltanissetta. Nel novembre scorso, maturò un risultato clamoroso al “Tomaselli”. I nisseni sconfissero l’allora capolista Gelbison per 2-0, con i timbri di Ruggeri e Bica Badan. Da quel momento in poi, però è cambiato tutto. La crisi in seno alla dirigenza ha portato alla rivoluzione, agli addii in massa dei calciatori, con la scelta di scendere in campo con gli under, affidati a Fabrizio Fama che nonostante tutto prosegue il suo percorso alla guida della Nissa. Caterve di gol, sconfitte in serie, ma tanto impegno profuso dai ragazzi di Fama, capaci anche di togliersi lo sfizio, per esempio, di fermare sullo 0-0 il Ribera nel suo stadio, con la matricola lanciata in quel momento nella corsa play-off. L’unico compito adesso è onorare il campionato ed in questo gli under nisseni ce la stanno mettendo tutta, nonostante l’evidente differenza sul terreno di gioco rispetto alle avversarie. Domenica, a Vallo della Lucania, l’ennesima tappa di un vero e proprio calvario, nell’attesa che tutto questo finisca presto, per provare l’anno prossimo, nei confini regionali, a ripartire con un programma che entro tempi brevi riporti una delle formazioni più blasonate del contesto siciliano in serie D. 

AGROPOLI, LANDOLFI E CAPOZZOLI AL POSTO DI RUGGIERI E MONTANO

A Paternò senza due difensori. Franco Dellisanti studia la formazione che non avrà al suo interno due elementi di grande esperienza come il capaccese Ruggieri e l’albanellese Montano. Out per squalifica, per il turno da scontare, i due trai i protagonisti della rinascita dei delfini. Il primo, giunto dall’Isernia ha sempre fatto bene, il secondo, già protagonista la passata stagione nel torneo d’Eccellenza, ha ritrovato spazio durante la gestione Dellisanti, con in più quattro gol pesanti realizzati. Gli assenti verranno sostituiti osservando le prove sul campo da Landolfi, l’agropolese doc già testato in quella posizione anche durante l’era Nastri e da Capozzoli. Si va verso il classico 4-4-2 da mettere in scena al “Falcone-Borsellino”. Le altre scelte sembrano quasi fatte. Capozzi tra i pali, con Altobello esterno destro e capitan Parisi come altri componenti del pacchetto arretrato. L’abbondanza regna a centrocampo, dove troverà un posto il rientrante Giraldi, con Ottonello che ritornerà in panchina. L’ex Savoia agirà in coppia, da centrale, con Formidabile. Un duo che ha assicurato nelle scorse settimane ciò che servirà all’Agropoli nella parte nevralgica del campo. Due under, D’Attilio e Sosero verranno come sempre impiegati sulle fasce. In attacco spazio all’inedita coppia formata da Margiotta e Ragosta. A loro il compito di scardinare in questo ultimo mese di campionato le difese avversarie per l’assenza di bomber Mallardo.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: IL PATERNO’

Con una crisi societaria in atto e con la necessità di capire che squadra scenderà in campo domenica al cospetto dell’Agropoli, il Paternò vive i giorni più importanti della sua stagione. Tornata in serie D grazie alla fusione con l’Adrano, nell’estate scorsa, la compagine etnea affidata a Pippo Strano ha vissuto tre momenti diversi. Partita tra le formazioni che avrebbero potuto entrare nel lotto delle sparring-partner per la rosa allestita, fondata su calciatori che l’anno scorso, come Truglio, Zumbo ed Orefice costituirono l’asse portante dell’Adrano che per una lunga fase battagliò addirittura per il primato, si è invece scoperta troppo discontinua. Una fase brillante venne assicurata grazie ai gol di Giuseppe Savanarola, a segno undici volte prima di volare in direzione Messina, per fare le fortune della capolista di Gaetano Catalano. Ad un passo dai play-off e con l’addio all’attaccante, i soli Mandarano e Mastrolilli non sono riusciti a garantire un prosieguo tranquillo al Paternò. Anzi, il grafico delle ultime settimane ha consegnato una discesa nella zona play-out anche se oggi la classifica sorride, perché finisse adesso il torneo, gli etnei sarebbero salvi. Ma la condizione societaria e lo sciopero della prima squadra, che da sette mesi non percepisce i rimborsi, mette a serio rischio il proseguimento del Paternò, che continuando così, giocando con la Juniores entrerebbe tra le squadre chiamate a maggio a giocarsi la permanenza attraverso i play-out.



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