AVELLINO. Va male, malissimo all’Avellino battuto 4 a 0 dallo Spezia al Partenio. Squadra spenta quella di Raffaele Biancolino che ha dimostrato di non aver incassato la sconfitta a Castellammare di Stabia. Solo un tempo in equilibrio con i liguri abili a individuare le fragilità dei lupi per poi affondare il colpo nel secondo tempo. Nei primi 45 minuti solo uno spunto per l’Avellino al minuto 32 con Besaggio - che ha sostituito Kumi out per un virus gastrico - abile ad infilarsi sulla linea di fondo e a calciare verso Sarr pronto ad allontanare il pericolo. Poi lo Spezia cala il poker accelerando nel secondo tempo. La difesa dei campani è una gruviera, ed è soprattutto confusa. Gli spezzini ne approfittano con Aurelio che di testa (64’) mette la palla nel sacco doppo un cross di Noci. Gli irpini non riescono a tessere trame di gioco robuste e concertano una reazione maldestra. Poi nei 10 minuti finali il tracollo. I lupi vengono travolti in ogni modo ed in ogni senso anche perchè gli ospiti hanno un uomo in più per l’espulsione di Palmiero, il playmaker irpino (44’). Segnano Vlahovic (83’) su assist dello stabiese Esposito che con un doppio passo manda in tilt Cancellotti e Simic; fa il terzo gol Vignali con una sassata dai 25 metri (86’) e poi Di Serio, ex Benevento, che ancora di testa al 90’ trova il tempo giusto tra Fontanarosa e Milani per perforare Iannarilli. Per l’Avellino si è spenta la luce. Biancolino dovrà meditare su quest’imbarcata. Poca esperienza, poco collaudo in B, poca malizia e troppi gol subiti. Tutto potrebbe essere anche fisiologico per una neopromossa ma sempre fino ad un certo punto.