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21 NOVEMBRE
21 NOVEMBRE
Teggiano, Antonello De Rosa porta "Jennifer" al Castello Macchiaroli
Comunicato Stampa
12 novembre 2025 17:48
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TEGGIANO. “Il Gioco Serio del Teatro – Il filo fragile e indispensabile della cultura”, rassegna promossa da Scena Teatro Management debutta a Teggiano venerdì 21 novembre 2025 con un doppio appuntamento: spettacolo teatrale e inaugurazione di ScenaTeatroLibri. L’affascinante Castello Macchiaroli prende vita con lo spettacolo “L’ultimo sogno di Jennifer”, il personaggio più iconico portato in scena da Antonello De Rosa da oltre 35 anni, vincitore di numerosi premi, fra cui il Premio Camilleri e oggetto di studio nelle università italiane ed estere. “Tu non interpreti Jennifer, tu sei Jennifer!” esclamò Andrea Camilleri, dopo aver assistito alla performance teatrale, proprio ad Agrigento. Da quell’istante nacque un profondo legame di amicizia tra il Maestro Camilleri e Antonello, considerato tra i massimi esponenti della corrente Ruccelliana, ambasciatore del teatro sociale nel mondo (2022) e della Nuova Drammaturgia teatrale. La potente presenza scenica di Antonello De Rosa in Jennifer rompe lo sguardo, lo assorbe. Carismatico, commovente, straziante, ironico, liberatorio. Nella pièce domina un senso estremo di claustrofobia, di irrequietezza e inquietudine. In scena al fianco di Antonello anche le attrici Antonella Valitutti e Simona Avallone, oltre a Rosanna Ro’s de Bonis come assistente di regia. L’inizio dello spettacolo è previsto alle ore 20.30. A fare da preview di pomeriggio, alle ore 17.30 la presentazione del libro di Pino Pellegrino, casting director italiano cinematografico e televisivo, Primo Nastro d’argento della categoria casting director (2014) che presenterà presenterà il suo recente libro “Te Lo Dico Pianissimo”. Si apre così la rassegna ScenaTeatroLibri, che porterà a Teggiano autori straordinario del mondo dello spettacolo, del teatro, dell’arte e della cultura. «La presenza di Pino Pellegrino all'inaugurazione della sezione libri di Scena Teatro rappresenta motivo di orgoglio per tutti noi – sottolinea Antonello De Rosa, attore, regista e direttore artistico de “Il Gioco Serio del Teatro - È il più importante casting director italiano ed essere riusciti ad averlo ospite a Teggiano è davvero una cosa bella. Miriamo ad offrire sempre il meglio al nostro pubblico, con certo non poco sacrificio, ma ad oggi possiamo dire di riuscirci». E sul personaggio di Jennifer aggiunge: «É cresciuta con me, avevo 18 anni quando andai alla Valle dei templi ad Agrigento a presentare questo spettacolo. Ricordo che avevo solo i soldi per il biglietto di andata e ritorno, ma volli andare a questo importante festival. In giuria Andrea Camilleri, Ida Carrara e Fioretta Mari, insomma una giuria di maestri veri. Avevo tanto timore, ma ritornai a Salerno vincitore. Da lì la benedizione di Camilleri e la sua amicizia, oltre quella con Fioretta Mari». «Abbiamo voluto fortemente, ormai da qualche anno lo facciamo, inserire le presentazioni di libri all'interno della sezione Scena Teatro. – insiste Pasquale Petrosino, direttore organizzativo di Scena Teatro - Iniziamo questa edizione proprio un pezzo da novanta, Pino Pellegrino con il suo libro te Lo dico Pianissimo. Sono occasioni di confronto importanti per crescere. Difficile commentare “Jennifer”: per me è un mistero da contemplare. Antonello entra proprio nel personaggio come se si trasfigurasse, credo che faccia parte di lui. Questo spettacolo da 35 anni in scena riempie sempre ed è sempre acclamato da pubblico e critica. Si pensi che la regia e la messa in scena di De Rosa è diventata oggetto di studio per ben 22 tesi universitarie in Italia e all'estero- non solo in discipline artistiche ma anche filosofiche e psicologiche. Davvero orgogliosi». “Jennifer” è il personaggio tratto da “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello.  È un travestito romantico che vive in un quartiere di Napoli negli anni ‘80. Trascorre la maggior parte del suo tempo chiuso in casa in attesa di una telefonata di Franco, l’ingegnere di Genova di cui è innamorato. La storia si dipana su registri diversi, dal drammatico, al tragico fino al comico, in un’altalena di stati emotivi, paura, angoscia, solitudine, speranza, che spingono il protagonista a oscillare tre le due identità che convivono. Tutto si muove in un’asfittica abitazione, mentre nel quartiere impazza un pericoloso serial killer. I telefoni non funzionano, le chiamate giungono in maniera casuale: i personaggi vorrebbero interloquire, ma sono in balia delle interferenze, la comunicazione è negata. È un’umanità ai margini, che vive una realtà trasognata dove la solitudine è la dimensione dell’intera esistenza. E Jennifer è emblema dell’alienazione della società contemporanea



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