AGROPOLI-GELBISON, DERBY DEL CILENTO: DOMENICA LA PRIMA SFIDA IN SERIE D AL “GUARIGLIA”
Inizia la settimana del retour-match del derby del Cilento. Domenica al “Guariglia”, l’atto bis della sfida tra Agropoli e Gelbison. Nello stadio di contrada Marrota arriverà il primo incrocio della storia in serie D tra quelle che oggi sono le massime rappresentanti calcistiche del territorio. E tutte e due ci arriveranno con ancora in ballo i rispettivi obiettivi da raggiungere. Sarà sfida vera, insomma, com’è garantito già dal nome derby, anche perché i padroni di casa di Franco Dellisanti non possono rilassarsi, visto che la distanza dai play-out del girone I è scesa nuovamente a sole tre lunghezze. Sull’altro fronte, Alessandro Erra non vuole rinunciare a giocarsi fino in fondo le chances di un aggancio (ma servirebbe il sorpasso per lo svantaggio negli scontri diretti) sul Città di Messina e sul terzo posto, con i play-off intanto già incamerati e che segnano già un passaggio storico della storia rossoblu. Sarà comunque un appuntamento con la storia, per un successo ambito da entrambe. Da stabilire soltanto se, com’è accaduto per la gara del “Morra” ai tifosi della Gelbison verrà riservato lo stesso trattamento. Porte sbarrate, accesso negato, facendo venir meno un ingrediente unico e speciale per ogni duello che si rispetti: la presenza di tutte e due le componenti.
GELBISON, AL DERBY SENZA BOMBER GALANTUCCI
Il sapore agrodolce di una sconfitta. E’ questo il sapore avvertito dalla Gelbison, all’indomani del ko interno, il secondo stagionale, contro il Noto. La rimonta subìta dai granata di certo non sarà piaciuta ad Alessandro Erra, come l’imbattibilità persa che durava da tre giornate anche in termini di reti incassate. Però il dolce è rappresentato dall’orgoglio di essere riusciti, al quarto tentativo, a staccare per la prima volta il pass per i play-off. La Gelbison proseguirà il suo cammino anche oltre il 5 maggio, ma Erra chiederà oggi ai suoi, nel giorno della ripresa degli allenamenti, di non abbassare la guardia anche perché c’è ancora la lotta per il terzo posto e soprattutto domenica al “Guariglia” c’è l’appuntamento che per ogni tifoso rossoblu rappresenta il passaggio più importante del campionato. Il derby di Agropoli è una partita a sé con i vallesi che ci arrivano già sapendo di non poter contare sull’uomo più in forma, al momento. Paga caro il giallo rimediato contro il Noto Alessio Galantucci. L’attaccante salernitano dovrà seguire la partita dalla tribuna. Ed è un gran peccato, vista dalla parte della Gelbison, perché l’ex Acri è giunto, con il rigore trasformato contro i granata, all’undicesimo sigillo nel torneo. A segno nelle ultime tre partite, con la possibilità di migliorare il suo score, Galantucci dovrà invece star fuori e toccherà a Senè caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco.
AGROPOLI, NEL DERBY SENZA GLI SQUALIFICATI GIRALDI E PARISI
Conterà sull’effetto “Guariglia” Franco Dellisanti per far suo il derby. Anche perché i risultati ottenuti tra le mura amiche sono il grande appiglio al quale l’Agropoli può attaccarsi. Una media retrocessione nelle esibizioni esterne, con la sconfitta di Vibo Valentia che fa salire a quota dieci il numero di sconfitte fuori dal Cilento. Lo stesso numero, a doppia cifra, che rappresenta il vanto dei delfini, ovvero le vittorie raggiunte quando si è trattato di giocare davanti ai propri tifosi. Dellisanti sa già di dover fare a meno di due perni importanti. Out per squalifica capitan Parisi, in difesa, per il giallo ricevuto contro la Vibonese. Fuori, in mediana, Giraldi per il rosso al “Razza” che ha lasciato i suoi in dieci nella ricerca, in quel momento, di un pareggio che avrebbe completato una rimonta soltanto abbozzata dalla marcatura di Ruggieri, il centrale capaccese tornato a segnare dopo un digiuno che perdurava dal 2011, quando il numero 5 vestiva la maglia dell’Atletico Trivento, sempre in serie D. C’è tempo, a partire da oggi, per trovare l’assetto base nel derby per Dellisanti, che è comunque rimasto ancora una volta all’asciutto in trasferta e si attendeva dai suoi, nella tappa calabrese, una risposta ai troppi stenti accusati da un organico che comunque, preso sulla carta, ha la possibilità di poter duellare con chiunque. Con il passare dei giorni aumenterà anche l’attesa in tutto l’ambiente biancazzurro, pronto a caricare e a spronare i propri beniamini nell’ultimo match casalingo che per l’Agropoli dovrà fare rima con vittoria e festeggiamento della salvezza.
BATTIPAGLIESE, SOLUZIONE INTERNA: SQUADRA AL CAPITANO CAMMAROTA
La Battipagliese sceglie la soluzione interna. Dato il benservito ad Emilio Longo, la società dei fratelli Procida individua nel capitano Andrea Cammarota la figura che possa rappresentare, sul campo ed in panchina, lo sprone necessario ai compagni per completare l’operazione permanenza. Restano due delicate sfide finali. La paura di non riuscire a raggiungere l’obiettivo che fino ad un mese fa sembrava prossimo ha provocato il ribaltone. Adesso c’è da pensare all’impegno di domenica, al “Pastena”, contro il Pomigliano. Urge vincere per chiudere la pratica, perché i soli due punti di vantaggio sui play-out del girone H mettono a rischio la posizione delle zebrette. Poi il calendario porrà davanti ai bianconeri l’ultima trasferta (si spera) stagionale, in quel di Monopoli. Il cambio di passo è giunto per la fase di crisi attraversata dalla Battipagliese, che dopo il successo per 3-1 sul Potenza dello scorso 17 marzo, si è infilata in una serie nera, con un solo punto raccolto in cinque giornate, con gli stop contro Ctl Campania, Matera e Grottaglie, prima del pareggio interno contro il Brindisi e la nuova caduta di domenica a Nardò.