AGROPOLI. L’importante era partire bene, sfruttare subito il fattore campo e dare un segnale al campionato. Missione compiuta per l’Agropoli e per Mario Pietropinto. La sfida di domenica al Due Torri rappresentava, in pratica, già l’esame per una rosa che a tutti gli effetti va considerata come una corazzata allestita per primeggiare nel girone I della serie D. Lo dicono i nomi, con palmares e curriculum da trasferire sul manto erboso. Buone le indicazioni offerte dal match contro la matricola siciliana. Ad un primo tempo più sommesso ha fatto da contraltare una ripresa che ha fornito lo sprint necessario per raggiungere il successo. Firmato da due difensori. Uno, Antonio Guarro, ha una sorta di abbonamento con le porte avversarie. Per il terzino-centrocampista di Torre Annunziata, per anni bandiera del Savoia, la testimonianza è nelle tredici marcature realizzate l’anno scorso. Guarro è ripartito segnando, sbloccando la pratica Due Torri e donando maggior vigore ai delfini che poi con Giorgio Scognamiglio, altro pezzo da novanta per la categoria hanno rifinito l’opera. Ora si tratta di trovare la continuità, necessaria compagna per provare davvero a inserirsi, in modo immediato, nelle parti alte della classifica. Domenica il primo responso. L’Agropoli, preso l’anno scorso dalla sindrome da trasferta, con pochi punticini racimolati, deve sfatare il tabù. La prossima missione è uscire con il pieno dal viaggio oltre lo Stretto, dove al “Celeste” Pietropinto incrocerà Di Maria e il suo Città di Messina.