Nell’ambito dei servizi di contrasto al fenomeno dei furti in rame in ambito ferroviario predisposti dal Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Campania di Napoli, il 17 agosto scorso personale del dipendente posto Polfer di Agropoli ha rinvenuto, in località Matinella di Albanella, all’interno di un capannone di raccolta di materiale ferroso, circa 5 tonnellate di rami in cavi e macinato, in gran parte di evidente provenienza da linee telefoniche Telecom, e dunque con molta probabilità riconducibili ai furti perpetrati da ignoti nel comune di Capaccio Paestum, causando l’isolamento telefonico di alcune contrade per diversi giorni, in particolare quelle costiere di Laura e Foce Sele.
Nel frangente, il proprietario del capannone, L.A. di San Giuseppe Vesuviano (Na), è stato deferito all’autorità giudiziaria di Salerno per il reato di ricettazione.
“Come avevo preannunciato a mezzo stampa alcuni giorni fa, avevo dato disposizione agli agenti della polizia locale di intensificare i controlli al fine di scoprire gli autori di questi scellerati furti di cavi in rame, che non fanno altro che arrecare disservizi alla popolazione – plaude il sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino - mi congratulo dunque con le forze dell’ordine per l’efficace sinergia investigativa avviata per contrastare il fenomeno. Continueremo comunque a tenere alta la guardia in tal senso per evitare il ripetersi, in futuro, di episodi simili, con l’intento di cogliere con le mani nel sacco gli autori materiali di tali furti”.