“Porteremo il fango dell’alluvione a Roma”, questa la provocazione dell’assessore provinciale alle Infrastrutture ed alla Protezione Civile della Provincia di Salerno, Antonio Fasolino (nella foto), che si è detto pronto a marciare sulla capitale. L’aveva già promesso tempo addietro Fasolino, che, proprio in questi giorni, ha lanciato un appello alla mobilitazione perché alle parole seguano fatti concreti: l’appuntamento è per il prossimo 2 febbraio con la Giornata dei Mille a Roma, quando nelle intenzioni dell'assessore c’è il proposito di riunire quanta più gente possibile e recarsi presso il ministero dell’Economia portando di persona le istanze del territorio della provincia salernitana all’attenzione del ministro Tremonti. A due mesi dalla calamità naturale che ha colpito la Piana del Sele, Fasolino rimarca dunque la propria posizione a tutela del comprensorio provinciale, ancora in attesa di ricevere la prima tranche di fondi promessi per tamponare l’emergenza legata al ripristino della viabilità e degli ingenti danni alle infrastrutture private e pubbliche. L’assessore che aveva, già tempo addietro, portato il suo attacco frontale al Ministro dell’Economia e al Governo Berlusconi, rei di pensare solo al Nord mentre il sud resta ancora in attesa dei 250 milioni di euro di fondi promessi per il risarcimento dei danni, ha pensato bene di fare seguire alle parole i fatti. D’altra parte, di interventi finanziari sul territorio salernitano, nel decreto governativo mille proroghe che ha già elargito fondi al Veneto, non c’è praticamente traccia. A fronte di una filiera istituzionale che ha funzionato a perfezione presentando le istanze del territorio salernitano al Ministero di competenza attraverso l’interessamento dei presidenti di Regione e Provincia e dei sindaci dei paesi interessati dall’alluvione, Fasolino lamenta una grave disattenzione da parte del ministro Tremonti per il mancato intervento governativo. E’ per questo che diventa essenziale, afferma l’assessore al ramo, che la gente si mobiliti per tutelare non solo i propri diritti ma anche gli interessi generali del territorio salernitano.