Attualità
Principato di Salerno, decide la Cassazione
Redazione
28 gennaio 2011 10:08
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cirielli

 

Martedì il verdetto dell’ufficio centrale per i referendum della Corte di Cassazione potrebbe decidere il destino del Principato di Salerno, l’idea lanciata dal presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, che ha suscitato l’interesse, sottoforma di delibere, di ben 60 dei 181 comuni del territorio salernitano.

Dovesse esprimersi con un sì, l’alta Corte darebbe il via libera alla richiesta di un referendum avanzata da Cirielli, e porterebbe cosi in cabina elettorale, magari a giugno, l’intera popolazione provinciale, chiamata a dare il proprio assenso o meno alla nascita della nuova regione.  

A favore della costituzione del Principato di Salerno si sono schierate 60 Amministrazioni comunali. Ultime, in ordine di tempo, a deliberare le giunte di Salvitelle, Laurito e Buonabitacolo.

In tutto, i 60 comuni rappresentano oltre un terzo della popolazione, superando il quorum necessario per la richiesta di un referendum. Accorpati, i 60 centri totalizzano più di 500 mila abitanti, superando di 150 mila unità il tetto del quorum.

Molti piccoli comuni del Cilento hanno aderito, tranne i più grossi centri, come Capaccio, Agropoli e Vallo della Lucania, o la stessa Sapri.

Viceversa, l’idea di ritornare  al Principato di Salerno ha trovato sponde importanti in comuni medio-grandi anche in termini di densità abitativa, come Cava dei Tirreni, Sarno, Scafati, Pontecagnano, Pagani, Nocera Superiore.



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