
CAPACCIO. Dopo 38 anni, per la prima volta, Capaccio Paestum non festeggerà il carnevale. Solo due contrade, su sei, hanno realizzato i carri allegorici che, però, sfileranno nel comune limitrofo di Agropoli. Coriandoli, maschere e trombette non coloreranno le strade capaccesi. Un evento organizzato negli anni scorsi dall’associazione “Carnevale Capaccio Paestum”, presieduta da Carmelo Pagano. Mancanza di risorse economiche, è la motivazione che ha scoraggiato le contrade all’organizzazione del carnevale che, ogni anno, ha attirato nella cittadina dei templi migliaia di visitatori e soprattutto tantissimi bambini. "Quest’anno – spiega Pagano – non abbiamo ottenuto le necessarie risorse dagli enti che, solitamente, hanno contribuito alla realizzazione del carnevale, tra questi la Bcc di Capaccio. La verità è che si sente fortemente la crisi e le contrade hanno avuto notevoli difficoltà, non riescono a sostenere le spese. Tra assicurazioni, impiantistica e spese varie al Comitato occorrono oltre diecimila euro per l’organizzazione del carnevale". Le uniche due contrade Gromola e Scigliati, che hanno allestito i carri allegorici, parteciperanno alla sfilata che si svolgerà, dunque, ad Agropoli. Disposto a contribuire alla realizzazione dell’evento il sindaco Pasquale Marino, ma solo se la manifestazione si svolgerà sul territorio comunale. "Abbiamo sempre contributo per il carnevale e lo avremmo fatto anche quest’anno con uno stanziamento di 15.000 euro – commenta Marino – ma non possiamo erogare le risorse se la manifestazione di fatto, non viene realizzata a Capaccio. Se i due carri sfileranno ad Agropoli, come Comune non cacceremo un euro. Mi dispiace che si sia interrotta una tradizione storica per il nostro territorio".