CAPACCIO. Cupole geodetiche e Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dall’avv. Pietro Desimone, già sindaco di Capaccio e portavoce del Consorzio Albergatori “Paestum In”:
“L’installazione delle cupole nell’area archeologica ha indubbiamente il merito di aver consentito di mantenere, nel nostro comune, la tradizionale Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che altrimenti sarebbe, molto probabilmente, approdata altrove. E questo è un fatto indubbiamente positivo. Altro merito, a dire il vero indiretto, ma pur sempre un merito, è quello di aver richiamato l’attenzione sul sito archeologico di Paestum. Sulle sue problematiche, le sue carenze e le sue incomparabili bellezze. Ne ha parlato la stampa e la cultura nazionale e non solo. Il pomo della discordia ruota tuttora intorno all’idea delle cupole sì e cupole no. E questo è un bene. Anche in campo locale, la scelta del sito ha dato vita a non poche polemiche, energiche prese di posizioni contrarie. Premetto che sono un convinto assertore che il confronto, il dibattito, le contrapposizioni, sono il segno evidente di democrazia e di vitalità e non mi preoccupano affatto, anzi, troppo spesso c’è disinteresse e carenza di presenza da parte di tutti noi. Ben vengano, quindi, i dibattiti, anche se accesi ed aspri.
Ma passiamo al nocciolo del mio pensiero che sento forte il bisogno di esternare, di rendere partecipi soprattutto coloro che sono stati nel bene e nel male i protagonisti. Mi riferisco anzitutto all’amico on. le Gaetano Fasolino, indubbiamente, da socialista, mio padre politico, mi piace ricordarlo, che nella vicenda “cupole” è da considerare, senza alcun dubbio, la punta avanzata di una presa di posizione contraria durissima sia per i contenuti e sia per l’autorevolezza della provenienza. Non dimentichiamo il ruolo importantissimo che Gaetano ha avuto nella politica e nelle istituzioni sia locali che nazionali. Ancora oggi ritengo possa dire la sua e, soprattutto, che sia ancora in grado di dare un determinante aiuto a questo nostro paese, ma ritengo, nel modo e strumenti più consoni alla sua indole e alla sua storia. Ma, di questo parleremo dopo.
Urge sottolineare ora che, oltre a quella di Fasolino, vi è stata quella, anche se più scontata, altrettanto “energicamente” determinata e dissidente dei consiglieri comunali di opposizione (Nino Pagano, Gennaro De Caro, Pasquale Cetta e Franco Tarallo). Tutte persone che, personalmente, stimo e che svolgono con passione il loro ruolo politico e amministrativo. Ovviamente vi sono stata anche altre prese di posizioni sia favorevoli (quella per esempio autorevolissima dell’ on. le Andria, padre iniziatore della Borsa) che contrarie alle cupole nell’area archeologica che, solo per motivo di spazio, non cito e me ne scuso. Inquadrato il panorama “capaccese” delle “discussioni” intorno alle “cupole”, mi affretto a illustrare dove voglio arrivare. Arriviamo al punto, avvocato, direbbe il giudice a questo punto!
Dico che le posizioni espresse, sia da Fasolino che dai consiglieri comunali sono del tutto legittime. Sul punto dico soltanto che alcune sono del tutto condivisibili, altre meno, altre invece assolutamente non condivisibili affatto: è proprio questo è l’essenza ineludibile della democrazia, ovvero poter esprimere il proprio punto di vista. Ma ciò può avvenire, correttamente, solo attraverso un confronto. Cosa che non è minimamente, per ora, nelle mie intenzioni. In conclusione il mio intervento mira a un duplice risultato.
Il primo, assumendo le vesti di "pompiere" vorrei pregare i protagonisti per così dire “dissenzienti” di questa vicenda “cupole” di sotterrare le armi della critica a partire da oggi e per tutta la durata della manifestazione della Borsa mediterranea del turismo Archeologico, al fine di non arrecare danni d’immagine alla borsa, a Paestum e in generale al nostro Paese e, non da ultimo, in particolare, a tutti cittadini imprenditori che investono nell’evento per portare all’attenzione mondiale le proprie aziende, sperando in una ricaduta economica sul territorio. Non dobbiamo consentire, nel modo più assoluto, che la stampa invece di parlare della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ci auguriamo tutti in modo positivo, si limiti a riprendere ed inserire contenuti critici che non appartengono alla manifestazione in se ,che deve essere valutata per le proprie capacità di attrarre visitatori e porsi sul mercato del turismo internazionale, ma a vicende che seppure importanti attengono ai momenti preparatori delle scelte .E nulla hanno a che fare con la Borsa come evento in se che credo tutti vogliamo e con forza. Su questo non ho dubbi.
Da oggi parliamo della Borsa Mediterranea del Turismo tutti uniti nel difenderla. Questo è quello che umilmente chiedo a voi tutti. Questo è quello che vi chiedono tutti quelli che hanno ritenuto di investire la loro immagine per promuovere la propria azienda e non solo. Senza per questo voler sminuire o contestare, nel modo più assoluto, il vostro ruolo e le vostre prese di posizioni.
Il secondo mio desiderio è quello che dopo una felice conclusione della Borsa, a cui tutti dobbiamo sperare, l’on. le Gaetano Fasolino prenda l’iniziativa di dare vita, finalmente, ad un Tavolo Permanente per un “Progetto per Paestum Archeologica”. Sono pronto a farne parte. Caro Gaetano penso che ne hai l’autorevolezza, la capacità, l’esperienza ed il tempo per farlo. Ai consiglieri di opposizione dico soltanto che possono avere un ruolo istituzionale enorme per costruire un futuro migliore per Paestum Archeologica e non solo, coinvolgendo democraticamente la gente. Lo so che non è facile. Ma la sfida è molto interessante. Per voi è anche un dovere istituzionale".