A seguito del maxi sequestro di prodotti ittici, ortaggi, carne e formaggi, in stato di alterazione, da parte della Capitaneria di Porto la Guardia Costiera di Salerno, in un’azienda di Capaccio (un fabbricato di oltre 1000 metri quadrati), il Pm Angelo Frattini ha disposto la distruzione del cibo avariato, che dovrà essere eseguita dalla società Integras di Buonabitacolo. Nei giorni scorsi, inoltre, è stato disposto l’ordine di presentazione dinanzi ai carabinieri di Roccadaspide per il titolare dell’azienda, dove fu effettuato il blitz. Infatti, ad un mese dalla scoperta del reato, le indagini, coordinate da capitano Valter Feniello, hanno appurato che parte dei locali ispezionati erano già stati sottoposti a sequestro, nel 2007, dagli agenti della Forestale di Foce Sele per violazione di tipo urbanistico-edilizio. Il proprietario della ditta e del fabbricato, B.M. di Capaccio, avrebbe dunque violato i sigilli. Da qui la richiesta da parte della Procura della misura cautelare nei confronti del rivenditore, cui è stato inflitto il divieto di dimorare a Capaccio, dove la sua abitazione è ubicata nei pressi del capannone abusivo (al cui interno erano state eseguite ulteriori opere edilizie abusive), con l'obbligo di presentazione ai militari dell'Arma.
Un normale controllo di routine, rientrante nell’ambito di un’operazione denominata ‘Filo di Arianna’, con la collaborazione dei Nas di Salerno e del Servizio Veterinario del territorio, aveva portato, il 18 dicembre scorso, alla confisca di circa 250 tonnellate di prodotti ittici ed agroalimentari (pesce, formaggi, prodotti caseari, ecc.), molti dei quali scaduti nel 2006 o addirittura ammuffiti.